- Settembre 22, 2015
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Riforme – Castelli: “Ad autonomie spazi responsabilità, un time out per ridare organicità ad interventi su sistema”
“Ora che la crisi sembra cedere il passo ai primi tangibili segnali di ripresa, ci si chiede s...“Ora che la crisi sembra cedere il passo ai primi tangibili segnali di ripresa, ci si chiede se il nostro sistema autonomistico potrà nuovamente contare su spazi di responsabilità e di spesa non integralmente subordinati ai vincoli imposti dalla stato centrale. Non è scontato che ciò accada anche in ragione degli interventi normativi, in qualche caso di rango costituzionale (basti pensare alla 1/2012 sul pareggio di bilancio), che hanno stabilizzato il regime vincolistico a carico delle autonomie locali”. Lo ha sottolineato Guido Castelli, Presidente della Fondazione IFEL e Sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci alla finanza locale chiudendo i lavori del convegno organizzato dall’Ifel per discutere di autonomia e responsabilità nell’ottica della riforma dei sistemi locali.
Castelli ha ricordato come il “disegno federalista ipotizzato dal Parlamento italiano con il Dlgs 42/2009 è stato irrimediabilmente compromesso dalla urgenze imposte della grande crisi finanziaria del 2011. "Economia di guerra", così Massimo Bordignon ha voluto qualificare l’insieme degli interventi straordinari che lo Stato ha adottato per il risanamento dei conti pubblici, centralizzando esponenzialmente le decisioni di spesa e sacrificando, in modo radicale, l’autonomia finanziaria e politica dei Comuni e delle regioni”, ha aggiunto il sindaco di Ascoli.
Secondo il delegato Anci, passata la crisi di guerra che ha squassato gli equilibri dei sistemi di governo locali, “il ‘dopoguerra’ non si annuncia facile per il mondo delle autonomie. Il convegno di oggi, promosso dall’IFEL presso la sede dell’Istituto Sturzo, ha avuto per questo il merito di porre l’accento sull’esigenza di recuperare un approccio strategico e sistematico nella definizione dei processi di riordino delle autonomie territoriali”.
Da qui la proposta del delegato Anci: “si rende necessario, in definitiva, un time out che consenta di restituire organicità e efficacia all’insieme di interventi che il legislatore nazionale è chiamato ad attuare. Tutto questo appare imprescindibile – chiosa Castelli – per attrezzare il paese ad affrontare la sfida della modernizzazione e del definitivo superamento della crisi”. (gp)