• Gennaio 8, 2013
di anci_admin

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Riforme – Boccali: “Rivedere il Titolo V della Costituzione non deve essere un tabù”

“Uno scatto d’orgoglio del Paese è necessario, nella consapevolezza piena dei pro...

“Uno scatto d’orgoglio del Paese è necessario, nella consapevolezza piena dei problemi, che sono grandi, ma anche delle risorse, che sono straordinarie. Compito della politica, ad ogni livello, è lavorare affinché siano affrontati i primi e possano esprimersi pienamente le seconde”. E’ il commento del sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali all’articolo del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, pubblicato oggi sul Sole24Ore.
Secondo il primo cittadino “rivedere il Titolo V della Costituzione non deve essere un tabù, se questo serve a semplificare lo Stato per ridurne i costi e migliorare il funzionamento delle istituzioni” ma a una condizione “purché infatti non si vedano queste ultime come una palla al piede dello sviluppo e non si confonda la burocrazia con la democrazia: abbiamo bisogno di meno burocrazia e, semmai, di più democrazia e rappresentanza. Il nuovo governo, se vorrà affrontare il tema, come è auspicabile, dovrà partire da qui”.
Dunque quali sono le aspettative? “Mi aspetto – replica Boccali – che si presti attenzione alle città e agli enti locali, che negli ultimi due anni sono stati massacrati. Non sono stati i Comuni a produrre il debito pubblico, se non in piccolissima parte – precisa – ma sui Comuni è stato riversato, per la gran parte, il peso del risanamento. Allentare il patto di stabilità interno è stato uno dei punti chiave delle richieste delle amministrazioni comunali, e mi auguro che sia, anche questo, all’ordine del giorno del futuro governo, magari collegandolo ad una grande opera di tutela del territorio, sia dentro che fuori i contesti urbani”. E continua: “i Comuni possono e devono riprendere il loro tradizionale ruolo di motore dello sviluppo e dell’ economia, mentre da troppo tempo siamo praticamente fermi, e devono essere messi in grado di affrontare la questione sociale di cui ha parlato il presidente Napolitano, invece di essere costretti a tagliare i servizi, anche essenziali”. (fr)