• Luglio 15, 2016
di anci_admin

Politiche attive del lavoro

Riforma Terzo settore – In Gazzetta Ufficiale la Delega al governo

Nella Gazzetta Ufficiale 141 del 18 giugno 2016 è stata pubblicata la legge 6 giugno 2016 num...

Nella Gazzetta Ufficiale 141 del 18 giugno 2016 è stata pubblicata la legge 6 giugno 2016 numero 106, recante delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, riforma da attuarsi con l’adozione, entro giugno 2017, di uno o più decreti legislativi, i cui schemi dovranno acquisire i pareri della Conferenza Unificata, nonché delle commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, anche se dall’attuazione della delega non dovranno derivare – così dispone la stessa legge 106 – nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
La legge prevede inoltre che il Governo, nei dodici mesi successivi alla data di entrata in vigore dei singoli decreti legislativi attuativi, possa adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti medesimi, tenuto conto delle evidenze nel frattempo emerse.
Sulla base della legge 106, per Terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi. Non fanno parte del Terzo settore le formazioni e le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche. Le disposizioni della legge e dei relativi decreti attuativi, inoltre, non si applicano alle fondazioni bancarie.
Tra gli obiettivi della legge, il riordino e l’armonizzazione delle misure agevolative e di sostegno economico in favore degli enti del Terzo settore, nonché il completamento della riforma strutturale dell’istituto della devoluzione del 5X1000 dell’IRPEF in favore degli stessi enti.
Per ciò che concerne la revisione della disciplina in materia di servizio civile nazionale, è da segnalare infine che il relativo decreto legislativo attuativo dovrà definire lo status giuridico dei giovani – italiani e stranieri regolarmente soggiornanti, di età compresa tra i 18 e i 28 anni – ammessi (tramite bando pubblico) al servizio civile, prevedendo l’attivazione di uno specifico rapporto di servizio, con un limite di durata non inferiore a otto mesi complessivi e non superiore ad un anno, non assimilabile al rapporto di lavoro e con l’esclusione da ogni imposizione tributaria. (lb)