- Giugno 18, 2023
Polizia locale
Riforma polizia locale, Granelli: “Governo vuole procedere nel solco della continuità”
L'assessore alla sicurezza di Milano ha riferito gli esiti della prima riunione del Gruppo di studio sulla Legge quadro durante il Tavolo di Coordinamento dei Comandanti della Polizia Locale che si è svolto in Anci. Le proposte emerse dal Tavolo confluiranno in un documento unitario
“Da parte del ministro dell’Interno Piantedosi e dei sottosegretari Ferro e Molteni abbiamo ricavato la precisa volontà di proseguire con una riforma della normativa sulla polizia locale, pur rimanendo nel solco della legge quadro del 1986. La strada che il governo prevede di perseguire è quella del disegno di legge di legge senza stravolgimenti strutturali di quanto acquisito dai decreti Minniti e Salvini degli ultimi anni, Questo percorso potrà dare il giusto spazio al confronto con gli enti locali sui vari temi da affrontare che non sono stati normati finora”. Lo ha detto Marco Granelli, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, intervenendo al Tavolo di Coordinamento dei Comandanti della Polizia Locale delle Città metropolitane che si è svolto oggi in Anci, e al quale ha riferito della prima riunione del Gruppo di studio sulla Legge quadro 7 marzo 1986 n. 65 (Riforma PL) insediatosi da qualche settimana al Viminale.
“Come Anci – ha proseguito l’assessore Granelli – abbiamo posto all’attenzione del gruppo di lavoro specifiche e puntuali proposte di modifica della legge 65/86 mentre serve concentrarsi su alcune priorità sulle quali riteniamo si debba intervenire con prontezza, a partire dall’accesso alle banche dati sia in relazione allo Sdi (Sistema Di Indagine) per le problematiche di sicurezza urbana sia rispetto alle attività di sicurezza stradale per migliorare l’efficacia dell’intervento della polizia locale”. Altro punto fondamentale per l’Associazione dei Comuni è rappresentato dalla necessità per gli enti locali di rafforzare gli organici di polizia locale il che significa “avere maggiore flessibilità normativa per le assunzioni e possibilità di accedere alle risorse del Fondo sicurezza urbana incrementato, e “dal necessario aumento delle tutele per gli agenti rispetto al loro operato”, ha riferito Granelli nel corso dell’incontro.
Durante il primo incontro al Ministero dell’Interno si è anche discusso dell’utilizzo delle nuove tecnologie da parte degli agenti, quali ad esempio le body cam, così da migliorare le connessioni con le sale operative e migliorare l’efficacia degli interventi; mentre nelle prossime riunioni del tavolo tecnico saranno avviati alcuni focus su temi non esistenti e disciplinati nella legge quadro, come la movida e l’occupazione dei suoli pubblici nelle aree urbane.
Dopo la relazione di Granelli si sono succeduti gli interventi di alcuni comandanti di polizie locali che contribuito al dibattitto in vista dei prossimi incontri con i rappresentanti del ministero dell’Interno. Nello specifico i Comandanti hanno sottolineato alcuni punti: lo scambio dei dati, organici e assunzioni anche con modalità che permettano di avere giovani e mantenere livelli adeguati di personale e la partecipazione significativa ai Comitati Ordine e Sicurezza provinciali.
Al tavolo di Anci erano presenti: Michele Palumbo (Bari), Marco Agostini (Venezia), Romano Mignani (Bologna), Guido Calzia (Cagliari), Leonardo Magnolfi (Firenze), Stefano Donati (Roma), Marco Ciacci (Milano), Ciro Esposito (Napoli), Walter Milocchi (Trieste), Luigi Altamura (Verona) e Stefano Sorbino, vicecomandante (Catania), Andrea Giacomini (Ravenna).
Al termine si è deciso di integrare il documento Anci con le proposte emerse dalla riunione e di portarle ad un confronto con gli assessori alla sicurezza e con i comandanti delle polizie locali delle Città metropolitane, così da configurarlo come presa di posizione unitaria sulla riforma della legge quadro.