• Novembre 13, 2025
di Redazione Anci

Welfare

Riforma per la disabilità: semplificazione, inclusione e nuove risorse per le comunità

La Ministra per le disabilità illustra i passi della riforma per la disabilità: semplificazione delle procedure, progetto di vita personalizzato e nuovi fondi per inclusione, autonomia e sostegno agli enti locali. Rileggi gli interventi dei ministri Santanché, Zangrillo, Abodi e Urso  
Riforma per la disabilità: semplificazione, inclusione e nuove risorse per le comunità

BOLOGNA – “La riforma per la disabilità sta compiendo passi significativi in tutta Italia, con l’obiettivo di semplificare il riconoscimento dell’invalidità civile e potenziare il sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Stiamo lavorando sulla riforma per la disabilità perché si sta implementando la sperimentazione in tante province italiane. Dalle nove iniziali se ne sono aggiunte altre undici e, a partire da gennaio-febbraio 2026, altre quaranta Province parteciperanno alla formazione e alla sperimentazione. Entro fine 2026 il percorso di formazione sarà completato in tutte le province”, ha dichiarato la ministra per le disabilità Alessandra Locatelli intervenendo al panel “Istruzione, welfare, salute: i pilastri del bene comune”.
Un elemento centrale della riforma è la semplificazione del riconoscimento dell’invalidità civile. Dal 1° gennaio 2027, le sette commissioni e i relativi certificati saranno sostituiti da una sola domanda introduttiva e un unico certificato per persona, riducendo burocrazia e visite ripetute.
“La riforma – ha spiegato Locatelli – introduce inoltre il progetto di vita, uno strumento che obbliga le istituzioni sanitarie e sociali a collaborare per supportare la persona con disabilità e la sua famiglia. Grazie a questo progetto, i servizi sociali e sanitari sul territorio potranno cooperare meglio, semplificando l’iter e migliorando l’efficacia degli interventi”.
A supporto della riforma, è previsto il bando “Vita e Opportunità”, rivolto agli enti del terzo settore. Nei comuni delle aree interne o delle isole minori, i municipi potranno essere capofila. Il bando, che sarà aperto entro gennaio 2026, finanzierà interventi su tre principali dimensioni: lavorativa, abitativa e ricreativa. Sarà possibile acquistare mezzi di trasporto, attrezzature e macchinari per favorire autonomia, inclusione sociale e opportunità lavorative.
In merito al Fondo per l’autonomia e la comunicazione, la ministra ha evidenziato come il fondo nato nel 2021 con 200 milioni di euro, “è stato incrementato prima a 223 milioni e ora a 260 milioni, grazie anche allo scorporo del trasporto scolastico, che ha dato vita a un nuovo fondo di prossima ripartizione. Complessivamente, le risorse disponibili ammontano a circa 330 milioni.
“Stamattina – ha sottolineato – ne ho parlato con molti sindaci e amministratori, perché stiamo sviluppando un percorso per aumentare le risorse destinate all’educativa scolastica, all’autonomia e alla comunicazione, fondamentali per il percorso formativo degli studenti con disabilità”, ha aggiunto la ministra.
La ministra ha, infine, evidenziato l’importanza di credere nelle capacità di ogni studente con disabilità: “Si pensava che molti studenti con disabilità non potessero arrivare all’università, ma oggi è fondamentale credere nei talenti e nelle competenze di ciascuno. È possibile garantire percorsi di formazione, lavoro e vita sociale pienamente partecipati per tutti. Non si tratta solo di aggiornare le norme, ma di orientare risorse e attenzione verso le persone. Investire sulle persone con disabilità non è solo una spesa, ma un’opportunità per favorire la crescita delle comunità, anche attraverso lavoro e inclusione sociale”.

Rileggi gli interventi dei ministri Santanché, Zangrillo, Abodi e Urso