• Dicembre 15, 2014
di anci_admin

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Reinserimento detenuti – Biagiotti: “Un’opportunità concreta di inclusione sociale”

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“È un’opportunità  concreta  per l’inclusione sociale e dà la possibilità a chi ha sbagliato di non far diventare un errore un danno permanente. Abbiamo predisposto una bozza di convenzione che il singolo Comune che prende in carico il soggetto dovrà siglare con il Tribunale per l’inserimento di soggetti in regime di messa alla prova". Questo il commento della presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti al termine del convegno "Proviamoci" organizzato dalla stessa delegazione a Pisa sui temi delle opportunità del territorio per la ricostruzione dei legami sociali fra comunità e persone del circuito penale, nel corso del quale, le amministrazioni locali, insieme all’Anci Toscana, si sono candidate a svolgere un ruolo sempre più attivo nei processi di reinserimento e inclusione sociale delle persone che si trovano nel circuito penale, detenute o ex detenute.
Con la legge 381 del 1991, i detenuti o ex detenuti potevano svolgere lavori socialmente utili. Oggi, la legge 67/2014 ha introdotto uno strumento in più per le pubbliche amministrazioni: le persone che hanno commesso determinate tipologie di reato possono chiedere la sospensione del processo con la cosiddetta “messa alla prova”, anche attraverso lo svolgimento di un lavoro di pubblica utilità. Questi lavori potranno riguardare, tra le altre cose, la tutela del patrimonio culturale, ambientale, la manutenzione del verde pubblico, l’accompagnamento di anziani e disabili, le attività connesse alla sicurezza e all’educazione stradale. (com/fdm)