• Marzo 31, 2015
di anci_admin

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Reggio Calabria – Falcomatà: “L’Italia non riparte se non riparte Il Sud”

"L'Italia non può ripartire se non ripartono il Sud e la Calabria. Dimentichiamoci che q...

"L’Italia non può ripartire se non ripartono il Sud e la Calabria. Dimentichiamoci che qualsiasi percorso di risanamento e di sviluppo del nostro Paese possa essere fatto a compartimento stagni". Lo ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, intervistato dall’agenzia Dire in merito alle problematiche inerenti il Comune che amministra e sulle possibili proposte per rialzare il destino della città.
Falcomatà punta tutto sul concetto di verità sottolineando l’importanza di “ricostruire prima di tutto un rapporto sociale, e anche personale, con i cittadini, per ripresentarsi credibili agli occhi della cittadinanza. Si può fare solo essendo chiari e dicendo la verità". In primis “sulle casse comunali”. Il piano di riequilibrio del Comune prevede di “dover restituire allo Stato quasi 12 milioni di euro l’anno per dieci anni, e dobbiamo far gravare tutto questo sulle spalle dei cittadini”, afferma Falcomatà che ha prontamente presentato “un dossier con delle proposte di correttivo di questo piano al Governo”. Seconda verità: "essere il primo comune sciolto per infiltrazione mafiosa”. Un nodo che deve essere sciolto solo “attraverso una gestione trasparente e leale dei cittadini che abbracci tutti i settori” e sul piano culturale “abbiamo deciso di creare un osservatorio anti-ndrangheta”.
In merito al grande problema del lavoro, il sindaco di Reggio è molto chiaro: “L’amministrazione comunale non ha tra i propri doveri quello di creare occupazione, ma sicuramente quello di creare le condizioni affinché chi abbia un’idea, un progetto per investire nella città in cui è nato o cresciuto, lo possa fare”.
“Abbiamo bisogno di investimenti – conclude – che si torni a credere nel Sud e sulle capacità che la Calabria ha”. (com/fdm)