- Aprile 16, 2013
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Referendum fusioni Toscana – Papi (Castelfranco di Sopra): “Indiscutibili vantaggi per il territorio”
“Il comune unico tra Castelfranco e Pian di Scò potrà avere indiscutibili v...“Il comune unico tra Castelfranco e Pian di Scò potrà avere indiscutibili vantaggi dalla fusione come: la razionalizzazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali per dare luogo ad una migliore e più efficiente gestione complessiva del territorio (i servizi al cittadino resteranno nel territorio, ma i centri organizzativi potranno essere meglio organizzati ed accorpati), la riduzione dei costi di funzionamento, la semplificazione delle procedure e degli iter burocratici (medesimi regolamenti, uguali adempimenti fatti da un solo ufficio) e, infine, la possibilità di accedere ad incentivi finanziari previsti dalla vigente legislazione regionale e statale, che possono creare i presupposti per un incremento degli investimenti, per un miglioramento dei servizi e per contenere le tasse locali”. Lo dice Rita Papi, sindaco di Castelfranco di Sopra, in merito al referendum consultivo sulle fusioni in Toscana che si terrà i prossimi 21 e 22 aprile.
Di fatto, il sindaco spiega che “per ridurre i costi e garantire i servizi ai cittadini i due Comuni svolgono da tempo numerose funzioni in forma associata (nell’ambito dell’Unione dei Comuni), come gestione del personale e delle strade, la raccolta differenziata e la polizia municipale, e, nel corso del bilancio 2012 i due comuni hanno condiviso le scelte fondamentali e uniformato:
le aliquote Imu (per la prima casa e altri fabbricati), l’addizionale Irpef, i costi dei servizi come la nettezza, i trasporti e la mensa scolastica e gli interventi di assistenza sociale”.
“Considerati dunque i rapporti di collaborazione già esistenti, l’omogeneità territoriale e culturale e gli evidenti vantaggi economici, le due amministrazioni – sottolinea il sindaco – intendono perseguire la strada del comune unico che reputano rappresentare anche il sentire comune della maggioranza dei cittadini delle due comunità”.
Infatti, cercando di sintetizzare, tra economie di spesa e maggiori entrate, conclude: “si possono prevedere maggiori risorse per circa 800.000 euro ogni anno per almeno 5 anni”. (fdm)