• Giugno 18, 2013
di anci_admin

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Recupero detenuti – Amministrazione penitenziaria e Anci Puglia siglano intesa

Il presidente di Anci Puglia, Luigi Perrone e il provveditore regionale dell’amministrazione p...

Il presidente di Anci Puglia, Luigi Perrone e il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di Bari, Giuseppe Martone hanno siglato oggi, presso la sede Anci di Bari, un innovativo protocollo di intesa finalizzato a favorire il lavoro esterno di pubblica utilità dei detenuti. Presente anche il delegato Anci Puglia alla sicurezza Giampiero Bennardi.
L’accordo ha la finalità di avviare un programma sperimentale di attività lavorative nelle comunità locali, promosse dai Comuni per supportare l’inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione penale (detenuti e in misura alternativa alla detenzione) e prevede anche la possibilità di coinvolgere tali soggetti in attività lavorative gratuite in favore delle comunità locali.
La finalità di reinserimento sociale delle persone in esecuzione di pena si consegue non solo attraverso l’azione del Ministero della Giustizia per il tramite delle sue strutture e del suo personale, ma anche, rectius, principalmente, attraverso l’assunzione di responsabilità in questo processo delle comunità locali, intendendo con ciò in primo luogo le forme di rappresentanza democratica e di governo della popolazione sul territorio, costituite dalle autonomie locali.
Per il presidente Anci Puglia Luigi Perrone “questa intesa, la seconda in Italia a livello regionale dopo la Calabria, rappresenta un grande esempio di civiltà, coglie in pieno la finalità rieducative della pena sancita nell’art. 27 della Carta costituzionale e coinvolge i Comuni, che sono il primo presidio dello Stato e della legalità sui territori. Il lavoro unito all’impegno e alla responsabilità diventano una leva fondamentale per il recupero sociale dei detenuti e per un loro fattivo contributo  alla crescita delle comunità, anche in termini di sicurezza e giustizia”.
“Lo spirito dell’iniziativa va nell’ottica della prevenzione – ha sottolineato il delegato alla sicurezza di Anci Puglia Gianpiero Bennardi -. Il metodo repressivo spesso risulta insufficiente per il recupero sociale dei soggetti interessati. Per i sindaci questo progetto può essere una occasione per dare una risposta concreta alla esigenza di sicurezza dei territori oltre che un apporto concreto per i servizi comunali”. (com/ef)