- Luglio 13, 2016
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Rapporto Sprar – Nicotra: “Accelerare sul sistema della seconda accoglienza, lo Sprar sia modello di riferimento”
"Proprio perché il nostro Paese è tra i più esposti ai flussi migratori, c..."Proprio perché il nostro Paese è tra i più esposti ai flussi migratori, come Anci lavoriamo da molto tempo insieme con il ministero dell’Interno per passare da una logica di stretta emergenza, che vede i sindaci quotidianamente in prima linea, ad un sistema gradualmente ordinato che riesca a gestire un fenomeno ormai globale, basandosi sempre di più sulla seconda accoglienza sviluppata dal modello Sprar”. Lo ha evidenziato il Segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra nel suo indirizzo di saluto alla presentazione dell’Atlante Sprar 2015 che è stato presentato oggi nella sede nazionale dell’Associazione.
“Bisogna accelerare sul modello delineato nel 2014 in sede di Conferenza unificata, un progetto – ha spiegato Nicotra – che distingue tra la prima ed immediata accoglienza, e la seconda accoglienza che dovrà basarsi sempre più solo sul modello Sprar. Per questo motivo anche quest’anno sono stati banditi altri 10 mila posti da inserire nella rete territoriale dei progetti”, ha ricordato.
Secondo Nicotra, si deve puntare sempre più sullo Sprar perché il suo modello operativo “garantisce accoglienza ed integrazione, ma anche capacità di turnover rapido nelle strutture. Da questo punto di vista molto si è fatto con il ministero dell’Interno “per arrivare a procedure più rapide, così come sulla formazione degli operatori che fanno parte delle commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato”. Qualcosa va migliorato invece ancora “sul settore del contenzioso, su cui il segretario generale ha auspicato l’avvio di un confronto con il ministero della Giustizia”.
In ogni caso l’Anci continua la sua azione per semplificare le norme che incidono sull’organizzazione dei Comuni, anche quelli impegnati nell’accoglienza agli immigrati limitandone le capacità di assumere personale. “Abbiamo presentato un emendamento che intende escludere il personale impiegato e rendicontato nell’ambito dei progetti Sprar dalla determinazione dei tetti alla spesa di personale nei comuni, in quanto finanziato con risorse a carico del Fondo Nazionale Politiche e Servizi per l’Asilo”, ha spiegato Nicotra.
Infine, il segretario generale ha annunciato che è in dirittura d’arrivo un decreto messo a punto con il Dipartimento per l’immigrazione del Viminale per standardizzare nel tempo i modelli di accreditamento. “Obiettivo è quello di semplificare le procedure ed impedire che ci siano scadenze temporali che incidono pesantemente sulla gestione dei Comuni”, ha concluso. (gp)