- Luglio 5, 2018
Giurisprudenza
Raccolta 1-15 giugno 2018
Amministratori ed organi Bilancio di fine mandato - obbligatorio an...
Amministratori ed organi
Bilancio di fine mandato – obbligatorio anche in caso di mandato di durata limitatanel caso di scioglimento anticipato dell’organo consiliare – Corte dei conti Lombardia, delibera n. 175/2018 –
Approvazione del Piano del Commercio al dettaglio su aree private contenente la pianificazione delle medie e grandi strutture di vendita – compete al consiglio comunalese il Piano ha assunto anche natura di atto di programmazione territoriale o urbanistica introducendo dei vincoli all’insediamento di strutture produttive e commerciali. – Consiglio di Stato sez 4., sentenza n. 2762/2018
Accesso ai gli atti (parere legale) nell’ambito di un procedimento disciplinare – le ragioni dell’accesso vanno riconosciute quando il rilascio di documentazione è richiesto in funzione difensiva – Consiglio di Stato, sez. 3, sentenza n. 2890/2018
Edilizia/Appalti
Regolamento e permesso di costruire – Il Comune non deve risarcire il privato se ha adottato un regolamento e ha rilasciato un conseguente permesso di costruire sulla base di una norma statale oggetto di interpretazioni giurisprudenziali contrastanti – Corte di cassazione, ordinanza n. 15406/2018
Alla Corte di Giustizia i limiti del ricorso al subappalto ex art. 118, d.lgs. n. 163 del 2006 Deve essere rimessa alla corte di giustizia la questione se i principi di libertà di stabilimento e di libera prestazione di servizi, di cui agli artt. 49 e 56 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), gli artt. 25 della Direttiva 2004/18 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 e 71 della Direttiva 2014//24 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, che non contemplano limitazioni per quanto concerne la quota subappaltatrice ed il ribasso da applicare ai subappaltatori, nonché il principio eurounitario di proporzionalità, ostino all’applicazione di una normativa nazionale in materia di appalti pubblici, quale quella italiana contenuta nell’art. 118, commi 2 e 4, d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, secondo la quale il subappalto non può superare la quota del trenta per cento dell’importo complessivo del contratto e l’affidatario deve praticare, per le prestazioni affidate in subappalto, gli stessi prezzi unitari risultanti dall’aggiudicazione, con un ribasso non superiore al venti per cento.Cons. St., sez. VI, ord., 11 giugno 2018, n. 3553
Suddivisione dell’appalto – Costituisce abuso d’ufficio la fittizia suddivisione dell’appalto in più interventi di minor importo per evitare il confronto competitivo tra più imprese Corte di cassazione, sezione VI, sentenza n. 26610/2018.
Finanza locale
Tarsu non dovuta prima dell’invio del DOCFA – È illegittimo l’avviso di accertamento per il pagamento della Tarsu notificato dal Comune al proprietario di un edificio in corso di costruzione, per il periodo anteriore alla presentazione del Docfa – Commissione Tributaria Puglia con sentenza 3646/10/2017.
Spetta allo Stato fissare le sanzioni agli Enti Locali delle Autonomie speciali La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 10, comma 2, lettera d), della legge della Provincia di Trento n. 20 del 2016 là dove attribuisce alla Provincia autonoma di Trento il potere di definire le sanzioni a carico degli enti locali operanti sul territorio provinciale. La Corte ha precisato che la definizione delle sanzioni – così come il controllo di legittimità regolarità sui bilanci degli enti locali da parte della competente sezione di controllo della Corte dei conti – appartiene alla competenza legislativa dello Stato che la esercita «ai fini dell’attuazione del rispetto dei vincoli macroeconomici di matrice europea e nazionale». Resta ferma la peculiarità della disciplina di finanza locale delle autonomie speciali, soggetta, tuttavia, al limite esterno del rispetto dei vincoli macroeconomici assegnati all’autonomia speciale interessata.Corte cost. sentenza n. 124/2018
Personale
Svolgimento di mansioni superiori – nell’ipotesi di reggenza di un ufficio dirigenziale va riconosciuto il diritto del lavoratore ad ottenere le differenze retributive, ivi comprese la retribuzione di posizione e di risultato – Corte di cassazione, Sez. lavoro ordinanza n. 16698 2018
Incarichi di staff a personale in quiescenza – Non può essere rinnovato, ai sensi dell’art. 5, c.9 del d.l. n.95/2012, un incarico di Funzionario cat. D3, ex art. 90 TUEL, in quanto configura un incarico “direttivo” – Corte conti, Umbria, parere n. 77/2018
Concorsi – Procedura selettiva annullata se il termine tra la comunicazione per la prova orale e quello di esperimento della stessa è inferiore a 20 giorni – Tar Emilia Romagna, sentenza n. 160/2018.
Pagamento ferie – è obbligatorio se il datore di lavoro non dimostra di aver offerto un preciso periodo di godimento e che il lavoratore abbia deciso di non aderire alla richiesta – Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 15652/2018
Sanzione valida se l’ufficio per i procedimenti disciplinari delega l’attività istruttoria, ciò che rileva ai fini della validità della sanzione è che i risultati dell’attività svolta dagli ausiliari vengano fatti propri dal titolare stesso – Corte di cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 14200/2018.
Violazione iter procedimento disciplinare – nullo il licenziamento di un dipendente pubblico che, nel procedimento disciplinare, non abbia avuto le garanzie previste dallo Statuto dei lavoratori del diritto alla difesa – Corte di Cassazione, sez. Lavoro sentenza n. 13667/2018
Servizi pubblici locali/Società partecipate
Concessionari balneari – Regione e Comuni non possono interferire con la libera concorrenza imposta dall’unione europea. La Regione Abruzzo aveva tentato, con una propria legge regionale, di autorizzare i Comuni a prevedere sbarramenti che garantissero continuità ai concessionari balneari già insediati; lo sbarramento previsto dalla regione Abruzzo era quindi genericamente finalizzato ad ostacolare il libero ingresso che la direttiva Bolkestein garantisce a chi intenda competere per aggiudicarsi le concessioni: secondo la Corte costituzionale, nè la Regione nè i Comuni possono interferire con la libera concorrenza imposta dall’unione europea e dalla direttiva comunitaria, con la conseguenza che non è possibile avvantaggiare i concessionari già esistenti.Corte costituzionale, sentenza n. 118/2018