• Dicembre 1, 2015
di anci_admin

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Pubblicità sessista – Fedeli: “Battaglia anti-sessista e’ la piu’ difficile, obiettivo legge nazionale entro 2016”.

"Questa e' la battaglia piu' difficile che si possa fare. Dobbiamo esserne consapevoli, altri...

"Questa e’ la battaglia piu’ difficile che si possa fare. Dobbiamo esserne consapevoli, altrimenti non riusciamo a capire l’importanza di aderire al protocollo Anci-Iap. Al contempo, non dobbiamo puntare tutto sulla punibilita’ di certe pratiche". Lo afferma la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, intervenendo al convegno sul protocollo Anci-Iap contro la pubblicita’ sessista.
Fedeli propone "una grande battaglia di sensibilizzazione pubblica su questi temi, per arrivare ad una legge nazionale entro il 2016, coinvolgendo le societa’ di pubblicita’ e i grandi marchi, con il fine di una condivisione piu’ larga possibile".
"E’ una battaglia difficile – dice Fedeli – e lo abbiamo visto, tra l’altro, in Parlamento: a fronte di tante  battaglie vinte sulle norme antidiscriminatorie, appena abbiamo presentato il disegno di legge di recepimento delle risoluzioni europee del 2013 si e’ montata una campagna denigratoria che ci accusava di voler togliere spazio alla bellezza femminile".
"Con la pubblicita’ – ricorda Fedeli – vive l’informazione, vivono i media: e’ uno dei poteri piu’ trasversali e piu’ pesanti da affrontare".
Detto questo, afferma la vicepresidente del Senato, "non ci dobbiamo arrendere, e soprattutto dobbiamo introdurre nel dibattito pubblico il concetto di consumo sostenibile anche dal punto di vista del rispetto e dell’applicazione dell’articolo 3 secondo comma della Costituzione".
Per Fedeli "non bisogna puntare tutto sulla punibilita’, pero’, ma piuttosto sulla consapevolezza dell’esistenza e dell’efficacia di forme di comunicazioni piu’ efficienti e rispettose".
Tornando sull’idea di una legge nazionale, Fedeli mette infine in guardia: "Dobbiamo riflettere sui comportamenti realmente sanzionabili e attaccabili. La Convenzione di Istanbul definisce un legame stretto tra il sessismo e la violenza sulle donne, con riferimento alla responsabilita’ dei media. Si chiamino ad una responsabilita’ nuova anche i soggetti che operano nel campo della pubblicita’". (mv)