- Febbraio 6, 2013
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Protezione civile – Boccali: “Nuovo esecutivo parta da una nuova legge sul governo del territorio”
“Il prossimo governo deve riavviare lo sviluppo partendo dalla rigenerazione delle città...“Il prossimo governo deve riavviare lo sviluppo partendo dalla rigenerazione delle città e del territorio che sono anche una grande opportunità economica. Per questo serve subito una nuova legge sul governo del territorio, che superi quella attuale del 1942: mi auguro sia il primo provvedimento del nuovo esecutivo”. Lo ha sottolineato il sindaco di Perugia e delegato Anci alla protezione civile, Wladimiro Boccali nel suo intervento ai lavori della Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico.
Boccali, che ha parlato della necessità di puntare su un grande piano di piccole opere di prevenzione e manutenzione – “è questa la più grande opera pubblica che serve all’Italia” – ha indicato tre tracce operative da seguire per la predisposizione del provvedimento normativo. “Bisogna innanzitutto rivedere il rapporto tra pubblico e privato, basti pensare – ha evidenziato il sindaco di Perugia – al tema dell’acquisizione delle aree pubbliche, che sconta l’inadeguatezza dell’attuale normativa sugli espropri”.
Altro punto centrale secondo il delegato Anci è quello del rapporto tra manutenzione e risorse: “La nuova legge non deve solo limitare al massimo il consumo del territorio, ma anche individuare linee di finanziamento per il mantenimento e la riqualificazione del territorio. Ed in questo contesto il tema della fiscalità locale è fondamentale”. Va modificata la stessa logica degli “oneri di urbanizzazione che non dovrebbero premiare – ha osservato Boccali – il consumo del territorio, quanto la sua riqualificazione”.
Infine, il tema della semplificazione normativa che complica gli interventi di prevenzione e pianificazione tra i diversi soggetti che operano nel settore. “I Comuni non vogliono la deregulation, ma un insieme di regole chiare che inverta anche la filosofia di intervento fin qui seguita”, ha detto il delegato Anci. Ai comuni vanno assegnati “meno compiti istruttori e più poteri in fase di controllo, con un sistema sanzionatorio che assicuri l’applicazione di pene certe”, ha concluso Boccali. (gp)