• Marzo 19, 2024
di Giuseppe Pellicanò

Piccoli Comuni

Progetto Piccoli, azioni realizzate e sfide, le voci degli amministratori coinvolti nell’iniziativa

Gli interventi dei sindaci: Nicola Andreacola (San Giuliano Teatino); Diego Iacono (Chieuti); Nicola Iannone (Tornareccio)
Progetto Piccoli, azioni realizzate e sfide, le voci degli amministratori coinvolti nell’iniziativa

ROCCA SAN GIOVANNI – Le azioni già realizzate, gli obiettivi raggiunti, le sfide da affrontare nei prossimi step di attuazione del progetto promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica ed attuato da Anci per i piccoli Comuni. Sono questi i punti su cui si è snodato il confronto tra i sindaci ed amministratori partecipanti al progetto che hanno animato il dibattito della prima parte dell’incontro che si sta svolgendo a Rocca San Giovanni in provincia di Chieti.
Sul tema delle politiche di gestione del personale finalizzate a favorire la valorizzazione delle risorse umane sono intervenuti i sindaci è intervenuto il sindaco di Giuliano Teatino Nicola Andreacola che ha rimarcato come “il nostro comune ha aderito al progetto perché ci siamo sentiti subito seguiti sia da Anci Abruzzo che dai manager del progetto. La situazione dei piccoli Comuni – ha evidenziato – è molto delicata per la cronica mancanza di personale, visto che molto spesso e in settori nevralgici (tributi, segretario comunale e polizia locale) abbiamo soltanto dipendenti a scavalco, per pochi giorni alla settimana. Se ad esempio nel settore tributi riusciremo a realizzare una banca dati efficiente, non solo riusciremo a garantire un servizio migliore ai cittadini, ma anche a dare di più in termini di equità fiscale riducendo i costi. Noi viviamo lo spopolamento ogni giorno e garantendo servizi migliori ai cittadini possiamo cercare di contrastarlo, affrontando meglio le sfide quotidiane cui siamo chiamati, che per noi piccoli enti non sono le grandi opere ma pagare gli stipendi o trovare le risorse per il carburante necessario ai mezzi di trasporto”.
Al dibattito ha dato il suo contributo anche Gabriella Conti (segretario comunale di Gissi) che ha evidenziato il valore della programmazione nella gestione delle risorse umane nelle strutture comunali ed illustrato la ricaduta pratica del progetto sull’attività del suo Comune.

Sulla gestione delle procedure di affidamento dei lavori e dei servizi per adeguarsi alle innovazioni legislative legate all’introduzione del nuovo codice dei contratti e i cambiamenti ad esso correlati sono, invece, intervenuti: Michele Conca, responsabile Ufficio tecnico Comune di Poggiorsini (BA); Fabio Di Ianni, responsabile Ufficio Ragioneria Comune di Cocullo (AQ) e di Anversa degli Abruzzi (AQ) ed Alessio Irmici, responsabile Ufficio tecnico Comune di Perano (CH).

Lo sviluppo del territorio, attraverso soluzioni organizzative volte a rafforzare la capacità di intercettare e gestire risorse finanziarie provenienti dalla programmazione europea è stato l’argomento su cui si sono confrontati Diego Iacono (sindaco di Chieuti) e Nicola Iannone (sindaco di Tornareccio).
“Quando abbiamo fatto la nostra manifestazione di interesse al progetto, abbiamo indicato moltissime esigenze del territorio per poi focalizzarci solo su alcuni punti prioritari”, ha detto Iannone. Sul territorio “vantiamo alcune eccellenze come il miele, per cui siamo conosciuti nel mondo ed altre attrazioni paesaggistiche importanti (mosaici), che negli anni sono state sviluppate da volontari e da chi ci ha preceduto, ma non eravamo capaci di renderli visitabili. Grazie all’aiuto del progetto – ha spiegato – siamo riusciti a metterci in rete con due Comuni limitrofi (Montefferante e Villa Santa Maria), insieme puntiamo a fare conoscere meglio tutte le nostre comunità. Crediamo molto nel progetto ma è importante che ci sia continuità e non solo interventi spot”, ha detto Iannone.
“Il nostro Comune è veramente la porta della Puglia, siamo il primo paese che si trova arrivando dal Molise e siamo riusciti ad avere il riconoscimento di questo brand”, ha sottolineato Iannone. Ma “questa situazione incide molto sulla nostra attività visto che siamo distanti più di 250 km dal capoluogo di Regione. Quando ci siamo insediati come amministrazione abbiamo trovato una situazione di dissesto finanziario (con tre dipendenti) che mi ha costretto, nell’impossibilità di poter assumere, ad avere a fasi alterne la responsabilità di diversi uffici. Con il progetto – ha sottolineato – puntiamo molto sulla piccola striscia di territorio marino come volano di sviluppo dell’intero territorio che è prevalentemente agricolo. Oggi, anche grazie al progetto abbiamo aumentato ad undici i dipendenti e molto sviluppato il nostro ufficio tecnico ed Europa che vanta due ingegneri ed un architetto. Abbiamo avuto di domande di finanziamento per 2, 5 milioni euro, di cui 1,5 già finanziati”.

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