- Marzo 12, 2024
Porgetto MediaAree
Progetto MediaAree, Il panel sui sindaci “imprenditori” del territorio
Gli interventi dei sindaci di Taranto, Messina, Trani, Foggia e Avellino
BRINDISI – “Dobbiamo valutare gli effetti esogeni dei cambiamenti che stiamo vivendo e dobbiamo farlo con un nuovo modello di governance e la pianificazione strategica: fondamentali per la trasformazione del territorio”. Così il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, intervenendo al secondo panel sui sindaci “imprenditori” del territorio dell’evento MediaAree di Brindisi. “Da qui al 2050 – ha spiegato Melucci – le città avranno più del 50 percento di abitanti, questo perché le città sono sono quelle che generano sviluppo. Lo scenario di Mediaree è l’unico percorribile. Per questo va affrontato il problema dell’ architettura istituzionale del paese, va riformato il testo unico. I sindaci sono ancora incatenati a procedure borboniche che impediscono di attuare i grandi processi di cambiamento in corso”.
Per il primo cittadini di Messina, Federico Basile “oggi il paradosso è che ci troviamo ad avere una burocrazia maggiore di prima. Siamo imbrigliati, non riusciamo a portare avanti processi innovatori. Dobbiamo per questo eliminare gli ostacoli a monte: se la programmazione regionale non dialoga con il territorio non riusciremo a rispondere ai problemi del territorio. Noi sindaci siamo pronti perché sappiamo fare rete e abbiamo dimostrato di essere in grado di spendere le risorse e fare progetti”.
Secondo il sindaco di Trani Amedeo Bottaro quando si parla di pianificazione e di crescita, non si può non tener conto dell’inadeguatezza dei limiti comunali rispetto alla complessità dei problemi territoriali a cui dare soluzione. Le Città capoluogo rappresentano una grande risorsa per l’economia del Paese e, soprattutto nel nostro Sud, possono assumere nel perimetro geografico di riferimento un ruolo di guida per costruire politiche di sviluppo, per governare al meglio funzioni e servizi ed offrire iniziative di coordinamento per una vera politica di area vasta. E’ una scommessa stimolante per accrescere le potenzialità di tutti”.
Maria Aida Episcopo, sindaca di Foggia, ha parlato delle due realtà della sua città: “Una fatta di cultura, di storia ma deve affrontare anche delle criticità come un alto tasso di disoccupazione giovanile e femminile, registra basse percentuali nella raccolta differenziata e un basso Pil pro capite”.
Come abbinare queste due dimensioni? “La figura sindaco quale imprenditore del territorio – ha spiegato Episcopo – è quella di una intrapresa immateriale prima di tutto: bisogna fare rinascere l’orgoglio territoriale. A Foggia puntiamo sul coinvolgimento dei cittadini alla cosa pubblica da un lato mentre dall’altro partecipiamo in contesti quali Anci, MediAree e in quei luoghi in cui possiamo confrontarci”.
Infine il sindaco di Avellino Gianluca Festa: “I Comuni gestiscono le opere in tempi congrui, siamo l’avamposto dello Stato, la parte più credibile del paese e vorremmo avere la possibilità di governare, di essere anche manager e imprenditori del territorio. Si può fare bene anche a casa propria con amore e impegno”.