• Gennaio 15, 2020
di Giuseppe Pellicanò

Conferenza Anci Regionali

Prima riunione in Anci dopo il congresso di Arezzo con i nuovi presidenti regionali eletti

L’incontro ha visto la partecipazione del presidente di Anci Antonio Decaro, del coordinatore delle Anci regionali Maurizio Mangialardi e del presidente del Consiglio nazionale Enzo Bianco. Affrontate problematiche importanti su immigrazione, finanza locale e sui provvedimenti pendenti in Parlamento
Prima riunione in Anci dopo il congresso di Arezzo con i nuovi presidenti regionali eletti

Prima riunione della conferenza dei presidenti delle Anci regionali, dopo il congresso di Arezzo, presieduta dal presidente di Anci nazionale Antonio Decaro, dal coordinatore nazionale delle Anci regionali Maurizio Mangialardi e dal presidente del consiglio nazionale Anci Enzo Bianco.
Durante la riunione sono state toccate alcune problematiche importanti sui temi dell’immigrazione, della finanza locale e dei provvedimenti pendenti in Parlamento, con particolare riguardo al Fondo di Solidarietà comunale, ed alla prima tranche da 100 milioni sul ripristino delle risorse tagliate con il dl 66/2014.
Mangialardi nel suo intervento, riprendendo le considerazioni già svolte da Bianco e dagli altri presidenti intervenuti, ha sottolineato come sia sempre più centrale il ruolo della conferenza dei presidenti delle Anci regionali quale sede di collegamento tra il livello nazionale e livello territoriale.
All’incontro hanno preso parte i nuovi presidenti eletti dai congressi regionali: Riccardo Varone, sindaco di Monterotondo e presidente di Anci Lazio; Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto; Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, presidente di Anci Lombardia; Carlo Marino, sindaco di Caserta, presidente di Anci Campania; Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo presidente di Anci Abruzzo; e Dorino Favot, sindaco di Prata di Pordenone, presidente di Anci Friuli Venezia Giulia.
La prossima riunione della Conferenza dei presidenti delle Anci regionali, anche alla luce delle modifiche apportate allo Statuto Nazionale ad Arezzo, porterà a un rafforzamento del ruolo e dell’organizzazione della conferenza.