Poste – sottosegretario Giacomelli incontra ANCI “serve confronto che trovi soluzioni”

Roma – “Sulla chiusura degli uffici postali non servono iniziative rituali: oggi ho raccolto le preoccupazioni costruttive di ANCI e intendo promuovere rapidamente un confronto con Poste, Regioni e Comuni per capire se gli incontri in corso abbiano effettivamente come oggetto principale la  rimodulazione dei servizi e la possibilità di soluzioni condivise alternative alla chiusura”.
Così il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, dopo l’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo Economico con il coordinatore nazionale ANCI dei piccoli Comuni, Massimo Castelli.
“Non siamo contrari al processo di razionalizzazione, – ha spiegato Castelli – ma chiediamo che, prima di eventuali chiusure o riduzioni degli orari di apertura degli uffici, vengano valutati strumenti alternativi, possibili territorio per territorio: nessuno, per esempio, ci ha spiegato come funzionerà il postino telematico, mentre i Comuni possono avere diverse e valide soluzioni da proporre”.
“Serve più concertazione nel merito e nel metodo” ha aggiunto Castelli che ha detto di apprezzare la disponibilità del governo, mentre Giacomelli ha ricordato che il senso della sospensiva decisa da Poste è che “non si procede ad alcuna attuazione del piano prima della conclusione del confronto con gli enti locali e dunque prima di aver verificato l’impossibilità di ogni scelta alternativa".