• Settembre 8, 2016
di anci_admin

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Polizia municipale Prato: “Ad Amatrice ad aiutare per ogni necessità, anche con parole conforto”

“Siamo impegnati a supporto della viabilità e delle chiusure ma ieri abbiamo dato una m...
Polizia municipale Prato: “Ad Amatrice ad aiutare per ogni necessità, anche con parole conforto”

“Siamo impegnati a supporto della viabilità e delle chiusure ma ieri abbiamo dato una mano ai vigili del Fuoco all’interno della zona Rossa. Facciamo quello che ci viene richiesto a seconda delle esigenze del momento, sperando di poter aiutare la gente colpita da questa tragedia anche con una semplice parola di conforto, al di là del nostro impegno quotidiano”. Parla così l’agente scelto Erica Rinfreschi che, insieme al collega Leonardo Corsini, è impegnata in questi giorni ad Amatrice in rappresentanza del comando di Polizia locale di Prato (fotogallery).
Una missione questa della polizia pratese che è iniziata venerdì 26 agosto, subito dopo la forte scossa che ha squassato il Centro Italia, e che da allora si sta protraendo nella città divenuta il simbolo della distruzione del sisma.
“Ci alterniamo a gruppi di due e ci diamo il cambio ogni settimana, con il mio collega siamo arrivati ieri e ci fermeremo fino a mercoledì prossimo”, spiega Rinfreschi. “Dal punto di vista operativo, ci muoviamo sotto le direttive del Comando di Polizia municipale di Roma Capitale, a cui ci siamo aggregati”.
L’agente pratese, alla prima esperienza di supporto in zone terremotate, crede molto in questo tipo di interventi di solidarietà tra Comuni promosso dall’Anci: “Sono azioni molto utili per aiutare il graduale ritorno alla normalità, soprattutto in una situazione che, secondo me, è anche peggiore di quanto rappresentato dai media”. Un’esperienza che la municipale di Prato conosce già abbastanza bene, avendola già svolta sia in occasione del terremoto in Abruzzo del 2009 che in quello emiliano del 2012, allora erano di stanza a Finale Emilia.
Ma c’è anche l’aspetto umano che va al di là dell’azione svolta sul campo dagli agenti. “Siamo alloggiati presso una tendopoli insieme con molti sfollati dalle case distrutte: sono rimasta molto colpita dal loro dolore ed anche dalla loro dignità nell’affrontarlo”, ammette Rinfreschi. “Spesso abbiamo ascoltato i loro racconti ed abbiamo cercato di dare loro anche una semplice parola di conforto. Mi rendo conto che è molto difficile superare questa tragedia ed i tanti lutti, ma speriamo di essere utili anche in questo modo”, conclude l’agente scelto di Prato. (gp)
 
L’impegno della Polizia municipale di Torino
 
 
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