• Aprile 23, 2015
di anci_admin

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Politiche Ue – Protocollo d’intesa Anci-Confcommercio, Fassino: “Necessari azioni contro indebolimento centri urbani”

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E’ stato siglato oggi a Roma il Protocollo d’intesa tra l’Associazione dei Comuni e Confcommercio Imprese per l’Italia con l’obiettivo di avviare a livello nazionale ed europeo azioni di promozione della “dimensione urbana delle politiche UE” applicando con efficacia il principio di partenariato, analizzando con attenzione l’impatto della normativa europea sul territorio nazionale per evitare l’introduzione di norme di difficile applicazione sul territorio italiano e, infine, attivandosi congiuntamente, nei vari organismi europei di appartenenza, per migliorare ed implementare l’attenzione per le città e il territorio.
“L’Accordo che sottoscriviamo oggi – ha detto il presidente dell’Anci Piero Fassino – prende le mosse da una consapevolezza condivisa: un ciclo economico depressivo ha generato un impoverimento visibile e non solo statistico delle nostre Città oltre che un danno economico alle imprese”.
In tale senso, “le Città e i Comuni più piccoli rischiano di perdere gradualmente il loro ruolo attrattivo, sia sotto il profilo residenziale che dell’offerta merceologica e dei servizi, con conseguente indebolimento anche dell’offerta turistica e di tutto l’indotto” ha detto Fassino sottolineando la necessità di porre un freno a questo progressivo indebolimento dei nostri centri urbani iniziando ad “individuare misure ed azioni a livello nazionale ed europeo atte a contrastarlo”.
“Le aree urbane sono chiamate a svolgere un ruolo chiave per lo sviluppo sociale ed economico dell’Italia e dell’Europa e debbono essere messe nella condizione di poter praticare una partecipazione più forte nel processo decisionale dell’Unione e di utilizzare in maniera più efficiente i Fondi Strutturali e i finanziamenti europei attraverso i quali potrebbero essere realizzati importanti interventi di riqualificazione e rigenerazione sociale ed economica delle aree urbane”, ha puntualizzato il presidente dell’Anci.
A livello nazionale, Anci e Confcommercio si impegnano, inoltre, ad avanzare una proposta di riforma legislativa sul tema delle locazioni commerciali che consenta ai proprietari di immobili (privati e/o società) di usufruire della cedolare secca; sensibilizzare tutte le amministrazioni comunali affinché individuino nei nuovi piani regolatori comunali (PRGC) o nelle eventuali varianti le aree oggetto di riqualificazione e rigenerazione urbana; collaborare congiuntamente alla definizione di nuove professionalità da utilizzare per la gestione del territorio e dei centri urbani anche con il contributo di importanti atenei italiani e, infine, collaborare nella definizione di progetti condivisi finanziati attraverso Fondi europei. (com/fdm)