• Luglio 15, 2016
di anci_admin

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Politiche comunitarie – Patto di coordinamento tra Anci Veneto, Regione e Province

Anci Veneto, Regione eUpi Veneto hanno presentato ieri il patto per il coordinamento degli enti loca...

Anci Veneto, Regione eUpi Veneto hanno presentato ieri il patto per il coordinamento degli enti locali del territorio veneto in materia di politiche comunitarie europee. Tutte le realtà rappresentative istituzionali del Veneto – riporta una nota di Anci Veneto – indistintamente dalloschieramento politico, per la prima volta aderiscono in sinergia a un progetto che ha l’obiettivo di rendere maggiormente efficace e strategica la partecipazione dei comuni e di altri enti locali ai bandi europei per l’accesso ai fondi UE.
L’investimento previsto, tra parte finanziaria e parte a patrimonio (attività), è stimato in 511 mila euro in 18 mesi e non sarà a carico deglienti locali. A soli 6 mesi dall’avvio dell’iniziativa, sono già una cinquantina i comuni che hanno aderito al progetto come ad esempio Vicenza, Treviso, Mirano. Inoltre, anche l’associazione Marca Trevigiana ha manifestato pieno supporto al progetto e la volontàdi aderire già da settembre 2016. 
Il progetto si fonda su una piattaforma informatica che raccoglierà e documenterà le esigenze dei singoli enti pubblici interessati a ottenere finanziamentiper la progettualità, indirizzandoli verso bandi e fondi mirati e aiutandoli a sviluppare progetti con un ampio interesse territoriale. Il sistema, inoltre, consente un costante e puntuale monitoraggio dei progetti disponibili identificando i soggetti virtuosi,una verifica della correttezza della azioni e garantisce un elevato livello di trasparenza nei confronti della cittadinanza.
La piattaforma si baserà su criteri di valutazione e redistribuzione per assi tematici come cultura, turismo, ambiente, innovazione, formazione,ricerca e sviluppo, internazionalizzazione.
“Questa iniziativa rappresenta un evento veramente significativo per il nostro territorio. Tutte le istituzioni e le rappresentanze degli enti localiagiscono in modo coeso, sostenendo una visione strategica di propulsione per le politiche comunitarie europee – dichiaraMaria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto -. Il rapporto tra enti locali ed Europa è un tema di grande interesse e attualità. Lo dimostra anche la grande partecipazione da parte dei nostri sindaci alla giornatadi oggi dedicata all’incontro con l’Europa nell’ambito del percorso formativo organizzato da Anci Veneto”.
“La regione del Veneto già opera con la propria sede di Bruxelles e vuole renderla ancora più a disposizione anche del predetto accordo al finedi organizzare incontri operativi tra soggetti pubblici e/o privati del territorio con soggetti istituzionali – dichiaraGianluca Forcolin, vicepresidente Regione Veneto -. Ogni azione utile ad essere attrattiva di investimenti deve essere sviluppata in un periodo in cui la crisi e i continui tagli ai trasferimenti ha di fatto ridottoal minimo le risorse a disposizione degli enti locali. A tal proposito gli uffici sono già in contatto con Anci Veneto per mettere a punto le linee strategiche. La convenzione proposta da Anci Veneto per costituire un patto del territorio per la gestione deifondi di derivazione U.E. e la gestione dei fondi privati con una apposita piattaforma applicativa rientra pienamente nella logica di cui si è detto sopra – concludeForcolin – Le iniziative che saranno attivate dal sistema degli Enti Locali devono tuttavia avere come punto di riferimento la programmazione regionale unitaria 2014-2020 e relativi strumenti di attuazione tramite lapartecipazione ai programmi operativi pluriennali sia a livello nazionale (PON) sia a livello regionale (POR)”.
“In un momento storico come questo, dove gli Enti Locali sono costretti a subire i tagli consistenti delle riforme e di conseguenza a diminuiregli investimenti sul territorio, essere in grado di intercettare i finanziamenti europei diventa strategico – spiegaLeonardo Muraro, presidente dell’UPI Veneto – le Province venete si sono sempre dimostrate all’avanguardia in questo frangente, basti pensare che l’ufficio Europa costituito a Treviso, ad esempio, in 10 anni ha ottenuto59 progetti europei, per circa 6,5 milioni di euro portati nel territorio, senza dimenticare il ruolo di coordinamento dell’area vasta che ha visto le Province supportare i Comuni nei loro progetti.  Questo ruolo dunque non deve venire meno, anzi deve essereincentivato. Ed è per questo molto importante essersi confrontati con relatori autorevoli in materia, portando le istanze dei territori, per il bene dei cittadini”. (com/ef)