- Marzo 12, 2013
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Politiche coesione – Borghi: “Per le aree interne va bene il modello unioni di Comuni, ma si guardi ad esempio tedesco”
“L’Unione di comuni, nelle aree montane l’unione di comuni montani, può ess...“L’Unione di comuni, nelle aree montane l’unione di comuni montani, può essere il soggetto di programmazione e di attuazione sul territorio delle politiche di coesione per le aree interne. Ma serve una armonizzazione normativa e legislativa, che riprenda il modello tedesco che prevede due livelli di organizzazione, uno per le aree rurali, l’altro per quelle urbane”. Così il presidente della Commissione montagna dell’Anci, Enrico Borghi, che ha partecipato a Rieti al ‘Forum aree interne’ promosso dal Ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e dall’Anci.
Secondo Borghi è necessario “riprendere alcuni aspetti del modello tedesco”, in modo “da costruire una nuova governance locale più efficiente, che metta i sindaci al centro delle programmazioni e delle attuazioni, facendo meglio lavorare gli amministratori in termini di perfomances e efficienza”.
L’esponente Anci ha salutato con favore l’iniziativa della due giorni reatina, che “rappresenta un momento importante per il rilancio di una strategia nazionale per le aree interne che veda una corretta declinazione delle competenze di Stato, regioni e comuni”.
Tanto più che il dibattito arriva in una fase cruciale del negoziato con Bruxelles sul nuovo ciclo di programmazione 2007-2014. Da questo punto di vista Borghi ha messo in guardia contro il rischio che un ‘vuoto governativo’ finisca per ripercuotersi sugli esiti di quel negoziato. “Le istituzioni europee si muovono con tempi determinati. Non chiudere oggi l’accordo significa perdere tutte le risorse comunitarie dei prossimi 6 anni. Sarebbe un dramma – conclude il delegato Anci – che nè il paese nè gli enti locali possono permettersi”. (gp)