• Aprile 12, 2013
di anci_admin

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Politiche Coesione – Anci Giovane: “Serve programmazione partecipata tra enti locali per ridurre sprechi”

I Fondi Europei per le politiche di Coesione possono essere sfruttati al massimo “soltanto se ...

I Fondi Europei per le politiche di Coesione possono essere sfruttati al massimo “soltanto se si arriverà ad una consapevolezza che serve un’attività di programmazione collaborativa tra tutte le istituzioni dei territori, con gli enti locali come snodo principale. Solo così si potranno individuare le opere realmente necessarie e realizzabili, evitando sprechi e sovrapposizioni”. Lo afferma il coordinatore nazionale di Anci Giovane, Nicola Chionetti, che oggi a Palermo ha preso parte con un intervento alla prima di tre giornate dell’edizione 2013 di Scuola per la Democrazia.
L’iniziativa, intitolata a Piersanti Mattarella, è organizzata da italiadecide e dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana, con la collaborazione di Anci Giovane. I 90 giovani amministratori locali che vi prendono parte, provenienti da tutta Italia, affronteranno proprio il tema “Enti locali e Politica di Coesione 2014-2020”, concentrandosi sulla questione dell’utilizzo dei Fondi Europei.
Innanzitutto, spiega Chionetti, “faremo il punto sulla normativa, a volte contraddittoria, per poter conoscere le procedure sull’utilizzo dei Fondi”. Ma soprattutto “ci proponiamo di fare un passo in avanti e di adottare una proposta politica, che a mio parere dovrebbe basarsi su questo assunto: le azioni di intervento che riguardano i territori vanno programmate in modo condiviso da tutte le istituzioni, con un ruolo centrale dei Comuni che insistono su quei territori”.
E’ questo, secondo Chionetti, il modo per ovviare “alle debolezze sulla capacità di spesa dei Fondi europei che il nostro sistema ancora deve scontare, e soprattutto si tratta di un modo per mettere in comune competenze che spesso le singole amministrazioni, da sole, non possono permettersi”.
Si tratta di uno sforzo irrinunciabile se si vorranno sfruttare al meglio quelli che l’esponente di Anci Giovane definisce “gli unici finanziamenti possibili – al momento – per promuovere un reale sviluppo dei territori”. (mv)