• Gennaio 31, 2013
di anci_admin

Notizie

Politiche abitative – Bolis: “Impegno a costruire un confronto con il prossimo Governo”

Si è tenuta lo scorso 28 gennaio a Roma presso la sede dell'Anci la prima giornata di seminar...

Si è tenuta lo scorso 28 gennaio a Roma presso la sede dell’Anci la prima giornata di seminari sulle politiche abitative promossi dall’Associazione dei comuni italiani, Federcasa, CGIL, CISL e UIL, con le organizzazioni  sindacali degli inquilini e la partecipazione delle Regioni.
L’evento, promosso al fine di avviare una profonda e non rituale riflessione sulla possibilità di cambiare marcia su un tema incomprensibilmente emarginato dal dibattito pubblico, nonostante le gravi implicazioni sociali, ha visto ieri protagonisti i due aspetti legati alle problematiche della gestione degli alloggi sociali e alla fiscalità.
La novità della trattazione è stata anche rappresentata dal fatto di aver chiamato ad animare il dibattito due esperti (uno per materia) non organici al sistema istituzionale degli operatori, proprio per evitare di essere trascinati su schemi di discussione, frusti e ripetitivi, che non sono finora riusciti a produrre nelle policy la necessaria innovazione.
Nella mattinata l’ingegner Carlo Petagna, da pochi mesi direttore dell’ACER Bologna (Azienda Casa Emilia-Romagna), ma con una lunga esperienza nella gestione e valorizzazione dell’immobiliare pubblico, ha posto l’accento sul l’opportunità di agire sulla leva patrimoniale indicando alcune strade per innescare processi di rinnovamento e valorizzazione dello stock di patrimonio in dotazione agli enti.
Nel pomeriggio è stata la volta di Maurizio Bonazzi, fiscalista del Consorzio Caf CGIL, il quale ha fatto il punto sulla fiscalità immobiliare in Italia, evidenziando alcuni elementi che contraddistinguono il settore rispetto ai principali Paesi europei e l’effetto dell’introduzione di recenti misure. “L’Imu – ha detto Bonazzi – ha portato il nostro Paese tra quelli con la maggiore pressione fiscale legata all’abitazione, la cedolare secca non ha prodotto gli effetti sperati di emersione dal nero (fallimento dichiarato anche dall’Agenzia del Territorio)”.
“E’ emerso – ha continuato – anche come la difficoltà legata alla farraginosità del sistema fiscale, nel caso della cedolare secca, ad esempio, non valorizza sistemi alternativi di trattazione, più convenienti per i contribuenti e di conseguenza per gli inquilini, impedendo una possibile azione della leva fiscale in direzione di un’apertura del mercato delle locazioni”.
L’ingegner Giancarlo Storto, ex direttore generale delle politiche abitative al Ministero delle infrastrutture, oggi consigliere del vice ministro Ciaccia per il Piano Città, che nella seconda sessione prevista per il prossimo 4 febbraio porterà il suo contributo sul tema legato alla ripartizione delle competenze sui vari livelli di governo, ha voluto esprimere il suo apprezzamento soprattutto per il metodo. “Non è banale – ha detto – che Anci, Regioni e sindacati si siano messi in modo così serio e strutturato ad analizzare i problemi con lo scopo di formare una visione e una piattaforma unitari fuori dalle contrapposizioni, talvolta strumentali, che hanno caratterizzato i rapporti nel passato contribuendo ad ingessare il settore”.
I rappresentanti di CGIL, CISL e UIl hanno sottolineato come possibili processi di trasformazione urbana legati a quartieri di edilizia pubblica, debbano tener conto della domanda abitativa oggi crescente, coniugando i concetti di sostenibilità economica e sociale, contrastando azioni che vadano solo in direzione della speculazione e della rendita. E’ stata inoltre evidenziata la ripercussione del livello di tassazione soprattutto sui redditi più bassi e come l’azione di misure come la cedolare secca abbiano sostanzialmente favorito i proprietari con redditi alti, senza contropartite in termini sociali.
Soddisfazione espressa dal delegato Anci per le politiche per la casa Alessandro Bolis, che ha moderato l’incontro, impegnandosi anche a “raccogliere e sistematizzare i contributi di tutti i partecipanti per iniziare a costruire la base di confronto con il prossimo governo che sarà lanciata da un grande convegno nazionale previsto per la fine di marzo”. (com)