• Luglio 10, 2015
di anci_admin

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#PiccoliComuni2015 – Hassan (Anci Sardegna): “Vogliamo partecipare attivamente a scelte, facciamo pesare nostra voce”

CAGLIARI - “Oggi abbiamo una grande occasione: portare a casa un risultato, una linea da segui...

CAGLIARI – “Oggi abbiamo una grande occasione: portare a casa un risultato, una linea da seguire che non deve limitarsi alle sole lamentele ma soprattutto alle proposte. Per fare questo, però, non possiamo appiattirci sulle posizioni del governo ma far pesare le voci di ottomila Comuni per chiedere di partecipare attivamente a quanto si sceglie e si decide su di noi”. Lo ha detto il sindaco di Modolo e coordinatore piccoli Comuni di Anci Sardegna, Omar Hassan, intervenuto ai lavori della XV Conferenza nazionale piccoli Comuni in corso di svolgimento al Teatro Massimo di Cagliari.
“Il dibattito politico sugli enti locali è in gran parte concentrato sulla riforma delle Città metropolitane che non è il centro del problema. Le periferie, fatte di tanti piccoli Comuni, sono il vero presidio dello Stato sul territorio. Questo dobbiamo dirlo al governo, con schiettezza. Dobbiamo dirgli che i Comuni non accetteranno più di subire passivamente le scelte del livello nazionale dello Stato. Non esistono governi amici perché sia in passato che adesso, dove tanti sono i sindaci eletti in Parlamento e membri del governo, le scelte sbagliate che ci riguardano sono le stesse”.
“Dobbiamo intervenire e fare proposte concrete – ha argomentato Hassan. Primo rivedere lo status degli amministratori che hanno sempre più responsabilità senza risorse per farvi fronte e senza tutele anche da un punto di vista legale. Dobbiamo poi chiedere una legge per le aree interne che preveda fiscalità di vantaggio e strumenti adeguati per valorizzare quanto di buono c’è nei nostri territori. E poi chiedere di rivedere la norma sul patto di stabilità che come più volte detto rischia di far morire i nostri territori. Siamo ottomila Comuni, ottomila voci. Facciamo in modo che lo slogan della giornata di oggi “presìdi essenziali del territorio” sia messo in pratica concretamente e non solo a parole”. (ef)