#PiccoliAnci2017 – Camiciottoli: “Contro lo spopolamento si parta dai servizi, da rivedere i criteri per le aree interne”

“Per combattere lo spopolamento delle aree interne bisogna partire dai servizi nei territori, come uffici postali, trasporti e scuole, non certo dalle Unioni né dalle fusioni dei Comuni o dalle gestioni associate. E’ l’unica via per convincere le persone a non lasciare territori che offrono elevati standard di qualità della vita, ma solo se hanno reti di servizi adeguate”. Lo afferma Matteo Camiciottoli, sindaco di Pontinvrea e Coordinatore della Consulta Regionale dei Piccoli comuni della Liguria.
Parlando dello spopolamento delle aree interne, filo conduttore della XVII Assise dei Piccoli Comuni che si aprirà il prossimo 30 giugno a San Benedetto del Tronto, Camiciottoli pone l’accento proprio sui servizi. “Se non li riportiamo nei piccoli centri, su questi temi rischiamo di parlare del nulla. Nel mio territorio per esempio – spiega il sindaco di Pontinvrea nel savonese – siamo a 15 km da un grande centro e la gente fa enormi sacrifici, se continuiamo a togliere servizi invece di darli non possiamo aspettarci nulla di buono”.
Il sindaco del piccolo Comune savonese esprime anche perplessità sui criteri che hanno portato alla definizione delle aree interne. “Nel nostro territorio ci sono Comuni esclusi che avrebbero tutto il diritto di farne parte. L’area che comprende la mia zona da Spella, Castella e Urbe, taglia fuori il comune di Ponte Ivrea che è nel mezzo così come quello di Minoglia accanto a noi, che dovrebbe restare realmente area interna”.
Insomma per Camiciottoli i criteri vanno rivisti con calma. “Ma per farlo non si parta da Roma ma dai territori e dalle Anci regionali che vanno coinvolte di più, anche per evitare – conclude – che un Comune escluso alla fine decida di bloccare un progetto che riguarda un’area di cui non fa parte formalmente”. (gp)