- Dicembre 3, 2013
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«Piccoli, dimenticati e senza soldi: così non si può fare nulla»
Carmela Santi Il bilancio di previsione è uno degli atti fondamentali delle amministra... Carmela Santi
Il bilancio di previsione è uno degli atti fondamentali delle amministrazioni comunali. La maggioranza che non riesce ad approvarlo viene commissariata e rischia in concreto di dover fare le «valige» portando il consiglio comunale allo scioglimento anticipato. la maggioranza dei comuni che «rischiano» sono le piccole comunità del Cilento e del Vallo di Diano. Casalvelino, Casaletto Spartano, Montesano Sulla Marcellana, Torraca, Ricigliano, Olevano sul Tusciano, Prignano Cilento, Omignano, Orria. Non si spiegano la diffida Emanuele Malatesta, sindaco di Omignano e Giovanni Cantalupo sindaco di Prignano. Entrambi i comuni hanno approvato nei giorni scorsi il bilancio di previsione. Per molti altri comuni invece é stata aperta dalla Prefettura un’istruttoria per valutare caso per caso le singole posizioni ancora in sospeso. Tra quest’ultimi casi anche il comune di Pollica guidato dal sindaco Stefano Pisani che tiene subito a precisare «Nonostante le difficoltà delle amministrazioni comunali abbiamo mantenuto le tassazione ai livelli minimi per tutti i tributi comunali. Siano pronti ad approvare il bilancio di previsione, abbiamo già convocato il consiglio comunale per il 5 dicembre. È ridicolo comunque chiamarci ad approvare un bilancio previsione il 30 novembre quando siamo già agli sgoccioli del 2013». Anche Vincenzo Paolillo sindaco di Perdifumo difende a denti stretti il proprio operato. «Non abbiamo ancora approvato il bilancio – dice – ma è già pronto lo schema di previsione. Con tutti i problemi che abbiamo come piccoli comuni é difficile far quadrare i conti». È invece convocato per il 7 dicembre il consiglio comunale di Stio Cilento con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione. «Abbiamo tergiversato – dice il sindaco Natalino Barbato – per la confusione e l’incertezza relativa al pagamento dell’Imu». Il primo cittadino coglie l’occasione per rimarcare il completo abbandono in cui versano le piccole realtà comunali dell’entroterra Cilentano. «Lo Stato si è completamente dimenticato di noi. Ci chiede continui sforzi economici, ma allo stesso tempo ci sottrae servizi essenziali. Vedi la vicenda delle Poste. Da un lato assistiamo nei nostri piccoli comuni alla chiusura degli sportelli, dall’altro lato con i risparmi della povera gente si finanzia la catastrofe Alitalia. É uno scandalo. Il comune di Stio Cilento approverà il bilancio di previsione, ma il sindaco tiene a ribadire «Insieme al vicesindaco e agli altri assessori abbiamo rinunciato da tempo alla indennità, per risparmiare abbiamo anche chiuso molte luci nel paese, tagliato la spesa relativa ai costi dei telefonini e dividiamo il segretario comunale, con tutti i disagi del caso, con il comune di Futani e Lustra Cilento. Non ci possono chiedere altri sacrifici».