- Marzo 10, 2016
Notizie
Piccoli Comuni – M. Castelli e Tasso: “Con nostra proposta, hanno finalmente dignità legislativa”
“Con la proposta partita dalla Carta di Cagliari dei Piccoli Comuni e fatta propria da Anci, i...“Con la proposta partita dalla Carta di Cagliari dei Piccoli Comuni e fatta propria da Anci, i piccoli Comuni e il loro futuro hanno finalmente una dignità legislativa che ci permetterà di uscire dall’empasse”. Così il coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci, Massimo Castelli, al termine dalla riunione congiunta della consulta piccoli, Unioni e commissione Montagna dell’Associazione.
“Sì è preso atto – ha detto Castelli – di quanto sia importante la collaborazione tra enti e l’intercomunalità e di quanto questa sia strategica. Con la fine delle Province – ha aggiunto – servono Comuni più organizzati, per poter essere in grado di interloquire con le Città metropolitane e le Regioni, al fine di promuovere politiche attive e concrete anche per le tante aree non urbane del Paese. La strada che abbiamo intrapreso – ha continuato il delegato Anci – è quella giusta, riuscire a portarla a termine significherebbe migliori servizi per i cittadini”.
Castelli ha poi riferito degli altri temi affrontati nel corso della riunione, sottolineando quello della “semplificazione normativa per i piccoli Comuni che dovrebbe viaggiare di pari passo con la riforma per ambiti omogenei”. Così come importante è la partita che riguarda il blocco del turn over del personale “che ai ‘piccoli’ crea enormi difficoltà nella gestione amministrativa”. In conclusione, il delegato Anci ha lanciato una proposta chiedendo ad Anci di fare sua: “Come per l’associazionismo, l’Anci dovrebbe sviluppare una piattaforma per promuovere politiche adeguate contro la marginalizzazione delle aree non metropolitane. Rischiare di desertificare i territori sarebbe un grave errore – ha concluso – anche su questo dovremmo essere in grado di dire la nostra”.
Anche per il coordinatore Unioni Anci, Dimitri Tasso, “i lavori di oggi hanno ribadito quanto sancito a Cagliari ovvero la necessità di concordare con il governo il superamento della gestione associata obbligatoria, che dovrà essere invece sostituita con le Unioni per ambiti territoriali omogenei partendo da numero minore di funzioni, con meccanismi di crescente incentivazione e premialità. La nostra proposta è pronta e in parte verificata in ambito tecnico: ora confidiamo che si riesca, in tempi brevi, a concretizzarla, per arrivare a quei percorsi di lavoro in autonomia sui territori per superare le difficoltà fin qui emerse nei processi di associazionismo di funzioni e servizi”, ha concluso. (ef)