- Aprile 15, 2013
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Piccoli Comuni contro Patto – Compagnoni (sindaco Brianzè): “Troppi paletti, non posso spendere neanche quanto accantonato”
Una ‘gabbia’ fatta di “troppe regole burocratiche, che ingessano le piccole a...Una ‘gabbia’ fatta di “troppe regole burocratiche, che ingessano le piccole amministrazioni e vanificano anche le azioni virtuose realizzate” per mettere da parte importanti risorse. Queste le motivazioni che stanno dietro il malumore contro il patto di stabilità di Maurizio Compagnoni, sindaco di Brianzè, centro di quasi 2mila anime del vercellese, e che lo hanno portato a promuovere una mozione per chiederne l’esenzione per i Comuni con meno di 5mila abitanti.
“Negli anni abbiamo messo in campo degli interventi con risorse nostre, con interventi a livello di fotovoltaico e con svariati contratti di telefonia mobile sul pubblico. Ma gli introiti ricavati – evidenzia il sindaco – sono stati vanificati e finiti nei tagli subìti lo scorso anno”.
Per Compagnoni vi sono “troppi paletti burocratici” che non tengono conto della realtà. “La vedo dura di incassare e pagare nell’arco dell’anno, basti pensare a quanto accade con la seconda rata dell’Imu incassata a metà dicembre e materialmente disponibile solo a gennaio”, sottolinea.
Senza dimenticare altri piccoli paradossi della burocrazia. “Siamo stati uno dei pochi Comuni ligi alla legge sull’accantonamento delle quote di depurazione dal 1997 al 2003. Così abbiamo messo da parte circa 200 mila euro per la realizzazione del nuovo depuratore, che sarà consegnato il 30 giugno. Ma quei soldi non li possiamo spendere per il patto di stabilità. Per questo – conclude il sindaco vercellese – mi sono rivolto alla Corte dei Conti per sapere cosa fare”. (gp)