- Aprile 15, 2013
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Piccoli comuni contro Patto – Alpe (Borgone Susa): “Situazione al collasso, abbiamo bisogno di risposte concrete”
“Il nostro è un grido di allarme. La situazione che stiamo vivendo è a dir poco ...“Il nostro è un grido di allarme. La situazione che stiamo vivendo è a dir poco drammatica. Non ci sono soldi per rispondere alle istanze dei cittadini in termini di welfare né per adempiere alla manutenzione del territorio. Non c’è lavoro, non c’è economia, non ci sono investimenti e non si può pensare nemmeno di attivarli nella situazione in cui ci troviamo”. Queste le parole preoccupate di Paolo Alpe, sindaco di Borgone Susa, in merito ai patto di stabilità che dal primo gennaio 2013 interessa anche i comuni tra i 1001 e i 5000 abitanti.
Detto questo, Alpe ammette che “sì, il recente sblocco dei pagamenti alle imprese produce un piccolo beneficio ma, per far ri-decollare l’economia a livello locale occorre assolutamente eliminare i vincoli del patto di stabilità”.
“Tanto per capirci – continua il sindaco –molti dei nostri cittadini, giovani e meno giovani, sono senza lavoro e non sanno dove trovarlo e molti fanno fatica a trovare i soldi per mangiare”.
A questo si somma poi il blocco delle opere pubbliche “abbiamo firmato l’anno scorso un contratto per realizzare un piano di sicurezza stradale per realizzare dei rallentatori di velocità sul nostro territorio che pur essendo piccolo è interessato da due grandi strade statali e una strada provinciale che attraversa il comune, oltre all’autostrada che collega Torino con Bardonecchia, ma richiamo di dover bloccare i lavori perché, in questo momento, non possiamo garantire di pagare i 300 mila euro di interventi”.
“Un situazione al collasso che chiede risposte concrete – afferma Alpe – altrimenti siamo disposti ad attivare forme di protesta eclatanti affinché cambino le cose”. (fdm)