- Giugno 30, 2015
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Piccoli Comuni – Castelli: “Pari opportunità per tutti i cittadini, marginalizzare territori è grave errore strategico”
“In rappresentanza - per ANCI - dei piccoli Comuni italiani ho ribadito la necessit&...
“In rappresentanza – per ANCI – dei piccoli Comuni italiani ho ribadito la necessità di sviluppare, anche a livello europeo, coerenti politiche di sostegno ai territori, a prescindere dalla dimensione dell’istituzione locale. Marginalizzare il resto dei territori è un grave errore strategico anche a svantaggio delle grandi aree urbane, perché la progressiva perdita di competitività e dell’offerta dei servizi delle istituzioni di minore dimensione demografica rappresenta un problema che si ripercuote sempre più in tutte le comunità, piccole medie o grandi che siano”. Lo ha detto il sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale dei piccoli Comuni, Massimo Castelli, a margine dell’incontro promosso a Bruxelles tra una delegazione del Parlamento europeo e la Confederazione piccoli Comuni dell’Unione Europea, della quale l’Anci è associazione cofondatrice.
“Dobbiamo partire dalle pari opportunità per tutti i cittadini europei – ha detto Castelli – ma molte sono ancora le incognite. Le Aree più interne hanno subito la crisi in maniera più pesante rispetto alle grandi città, per questo servono politiche di coesione che impediscano una ulteriore marginalizzazione dei territori. Abbiamo proposto di avviare attività di lobby positiva – ha aggiunto Castelli -, al fine di far passare il messaggio che marginalizzare le aree interne comporta danni non solo alle istituzioni più piccole ma anche alle grandi metropoli e ai Paesi nel loro complesso”.
Castelli ha poi ricordato che il 24 e 25 settembre a Budapest si terrà il congresso della Confederazione dei Piccoli Comuni dell’Unione Europea “il cui obiettivo – ha sottolineato – è allargare la partecipazione a tutte le realtà europee, per portare all’attenzione delle istituzioni centrali le esigenze di tutti i cittadini a prescindere da dove risiedono. Temi come il digital divide, l’efficientamento energetico, l’energia rinnovabile, l’ambiente partono dai territori periferici. L’Europa ne prenda atto – ha quindi concluso il coordinatore piccoli Comuni Anci – e capisca che l’Unione non è solo grande finanza ma anche uno sviluppo armonico tra le grandi aree metropolitane e il resto del territorio”. (ef)