- Dicembre 17, 2015
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Piccoli Comuni – Castelli: “Bene confronto con Viminale, servono politiche di coesione per i territori marginali”
“Siamo disponibili a fare un passo in avanti costruttivo con il Viminale e con il governo sui ...“Siamo disponibili a fare un passo in avanti costruttivo con il Viminale e con il governo sui temi della gestione associata, recependo le esigenze di contenimento della spesa e di rinnovamento del comparto. Ma, associazionismo a parte, chiediamo anche politiche mirate per i territori marginali, che li tengano insieme consentendo di amministrarli al meglio e nel contempo tengano conto delle loro peculiarità”. Lo sottolinea Massimo Castelli, Coordinatore Anci piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, al termine della riunione della Consulta nazionale dei Piccoli Comuni e delle Unioni, all’indomani del vertice al ministero dell’Interno incentrato esclusivamente sulle problematiche dei piccoli Comuni.
“Quello di ieri è stato un incontro positivo, con il Viminale ormai consapevole dei problemi sollevati ed Anci che ha dimostrato serietà nella proposta avanzata per risolvere l’impasse delle leggi precedenti, con cui sono impossibili gestioni associate efficienti ma in un contesto di maggiore semplificazione e razionalità dell’ordinamento verso i piccoli Comuni", valuta Castelli.
“Ora è importante che venga accordata una sospensione dei termini con cui superare l’obbligatorietà delle gestioni associate e rivedere l’intera materia”, afferma il sindaco di Cerignale che si augura che questo arrivi “con il decreto milleproroghe o con un altro provvedimento”.
Ma per il coordinatore Anci il dato politico più rilevante, che emerge dal confronto intavolato con il ministero, è che “si prenda coscienza del ruolo insostituibile degli amministratori dei piccoli centri per i servizi offerti ai cittadini”. “Il nostro obiettivo, a prescindere dalle questioni ordinamentali da risolvere nel tavolo di confronto – sottolinea Castelli – deve essere quello di rafforzare queste aree che rappresentano più della metà del paese, dando pari opportunità, innanzitutto, alle persone che ci vivono”.
Per questo motivo durante la riunione odierna il coordinatore Anci ha proposto il rilancio della proposta denominata ‘Controesodo’ già presentata nell’ultima assemblea di Cagliari. “Intendiamo ora dare gambe a questo documento che può diventare la base della proposta Anci per difendere e valorizzare i territori e le aree interne del nostro Paese. Se non interveniamo lì, dove molti problemi si presentano, basti pensare ai temi dello spopolamento o del dissesto idrogeologico, rischiamo – conclude Castelli – di trovarci con situazioni di difficoltà a svantaggio anche delle aree più urbanizzate”. (gp)