• Novembre 29, 2016
di anci_admin

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Piccoli Comuni – Castelli a Tv 2000: “Ddl segna passaggio importante ma ora si riempia di contenuti differenziati”

“Il disegno di legge sui piccoli comuni, dopo un andirivieni lungo 10 anni, fissa un principio...

“Il disegno di legge sui piccoli comuni, dopo un andirivieni lungo 10 anni, fissa un principio fondamentale: i piccoli centri hanno bisogno di politiche differenziate che assicurino un trattamento particolare secondo le loro peculiarietà. E’ un primo passo importante, una legge cornice da riempire ora di contenuti: ad esempio con una fiscalità differenziata o con un welfare mirato per aiutare le giovani mamme”. Lo ha affermato Massimo Castelli, sindaco Cerignale e coordinatore nazionale piccoli Comuni Anci, intervenuto alla trasmissione Siamo noi in onda questo pomeriggio su Tv 2000.
Castelli ha plaudito “all’istituzione di un fondo da 100 milioni di euro da destinare nei prossimi sette anni alle politiche per i piccoli centri”. Ma ha sottolineato come “non sono certamente sufficienti. Vista l’importanza del tema, su cui ci giochiamo il futuro del 54% del territorio nazionale – ha aggiunto il coordinatore Anci – vorremmo che ci fosse un’attenzione e risorse adeguate, come quelle messe in campo per riqualificare le periferie degradate, cui sono state destinati 2 miliardi di euro”.
Parlando poi della sua piccola comunità – situata in provincia di Piacenza a cavallo tra Liguria ed Emilia Romagna – Castelli ha sottolineato come nel giro di appena 50 anni Cerignale ha subito un forte spopolamento passando da 700 ad appena 127 abitanti. “Il sindaco, in un piccolo Comune come il mio, è lo Stato a contatto con il cittadino, è il front office dei suoi problemi. Ma è anche il punto in cui si ritrova tutta la comunità ed il territorio”, ha spiegato.
Quanto, invece, ai problemi maggiori da affrontare sul territorio, il sindaco piacentino ha fatto cenno alla necessità di assicurare servizi ed assistenza sanitaria alla popolazione anziana. “Quando a causa del tagli ai trasferimenti siamo stati costretti a tagliare l’assistenza domiciliare, abbiamo cercato di ovviare abbonando tutti gli anziani, senza rete familiare, al quotidiano del paese. Così che il postino incaricato della consegna quotidiana potesse essere una sorta di ‘informatore’ quotidiano utile ad attivare la rete di solidarietà di tutti i cittadini”.
Ma anche le nuove tecnologie possono rivelarsi un valido alleato per contrastare, a costi limitati, il progressivo impoverimento dei servizi. “Stiamo pensando di usare un sistema di droni sia per consegnare il pane che per controllare tutto il nostro territorio. In America – ha concluso Castelli – accade da tempo anche con Amazon, possiamo farlo anche in Italia”. (gp)