• Maggio 28, 2021
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Piazza della Loggia. Del Bono (sindaco Brescia): “Le vittime esempio di  democrazia e libertà”

Nel giorno del 47^ anniversario della strage il ricordo del primo cittadino bresciano. La testimonianza di Manlio Milani, Presidente dell’Associazione familiari dei caduti Strage di Piazza Loggia e della Casa della Memoria di Brescia. Guarda i video
Piazza della Loggia. Del Bono (sindaco Brescia): “Le vittime esempio di  democrazia e libertà”

“Onorare la memoria delle vittime dell’attentato, grazie a loro la democrazia ha vinto”. Nel 47esimo anniversario della Strage di Piazza della Loggia (28 maggio 1974), il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, ricorda il vile atto terroristico che ha colpito la città e il Paese, portando pianto e lutto ai familiari delle otto vittime, e stringendo nel dolore gli oltre cento feriti.
Una strage compiuta da terroristi neofascisti nel corso di una manifestazione di uomini e donne scesi in piazza per testimoniare il loro impegno antifascista e sindacale, uccidendo “vittime innocenti che manifestavano pubblicamente contro il terrorismo nero e il terrorismo rosso, intervenute per dare voce contro il clima di tensione che si era creato nella metà degli anni ’70. Un attentato terroristico che – precisa Del Bono – ha scosso profondamente la pianta della democrazia dalle sue fondamenta, le istituzioni”.
L’attentato è stato un crimine per la città “che – continua il primo cittadino – ha risposto in maniera vigorosa, unita, composta, cercando sempre la verità, anche processuale”.

Il 20 giugno 2017, a 43 anni dalla strage, tra indagini e assoluzioni la Corte di Cassazione ha dichiarato colpevoli, in maniera definitiva, due esponenti neofascisti che furono consegnati alla giustizia. E il sindaco conclude spiegando che “la strage è stato il segno dove anche democrazie difficili, come quella italiana del dopoguerra, hanno fatto prevalere la ragione della libertà, della difesa del primato della persona umana e dei diritti fondamentali”.

Questo il ricordo storico di Manlio Milani, Presidente dell’Associazione familiari dei caduti Strage di Piazza Loggia e della Casa della Memoria di Brescia. Il 12 maggio del 1974, due settimane prima della strage, gli italiani avevano bocciato il referendum abrogativo della legge sul divorzio. Sono stati anni difficili, vissuti tra lotte e conquiste, tra cortei e manifestazioni, ma anche tra atti di violenza e stragi.
Il 28 maggio un appuntamento che segnò la storia del Paese: “in una manifestazione indetta contro la violenza eversiva, la città divenne un luogo di accoglienza, ciascuno con la sua diversità, di genere, di condizione, di cultura, una pluralità che si ritrovava insieme per riaffermare i principi di libertà e di uguaglianza. Poi lo scoppio e le vittime di cui siamo diventati testimoni, non perché c’eravamo, ma perché continuiamo ad esserci”.