- Aprile 21, 2016
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Personale – Castelli: “Spesa Comuni ridotta del 15% in 5 anni, ora un dl enti locali ci dia risposte che mancano”
“Negli ultimi cinque anni la spesa corrente dei Comuni italiani è passata dal 22% al 7%...“Negli ultimi cinque anni la spesa corrente dei Comuni italiani è passata dal 22% al 7%, sul totale delle uscite di parte corrente dell’intera PA pari a 49 miliardi, a causa del calo del personale non compensato dagli ingressi dovuti al blocco del turn over. Passata la legislazione di guerra, che ha inciso notevolmente sui saldi di finanza pubblica, ora è necessario dare stabilità ai meccanismi d riforma della contabilità introdotta dalla legge 243, con alcune modifiche che garantiscano effettiva autonomia finanziaria ed impositiva della finanza locale”. Lo ha sostenuto Guido Castelli, presidente di Ifel e delegato alla Finanza locale dell’Anci, partecipando alla presentazione del V Rapporto Anci-Ifel sul personale dei Comuni italiani. Castelli ha ribadito come i “Comuni tra l’altro hanno largamente contribuito al miglioramento dei saldi di finanza pubblica, anche con 2,5 miliardi di risparmi occulti sterilizzati".
Nello specifico il sindaco di Ascoli ha auspicato “la reductio ad unum dei saldi di contabilità da considerare per il fondo pluriennale vincolato che l’Anci speri diventi uno strumento fisso e stabile nel tempo”.
Lo stesso delegato Anci alla Finanza locale ha sottolineato come le nuove norme di contabilità abbiano fatto aumentare il numero dei Comuni che hanno violato il patto di stabilità: da 75 nel 2015, si è passati a 280 nel 2015”.
Da qui l’auspicio del delegato Anci alla Finanza locale di “un decreto enti locali da parte del governo che dia risposte concrete su diversi punti: dal salario accessorio all’abbassamento o all’eliminazione delle sanzioni per gli sforamenti sul Patto di stabilità, da maggiore flessibilità in tema di pareggio di bilancio al blocco del turn over per le nuove assunzioni. (gp)