- Marzo 30, 2017
Notizie
Periferie – Regole chiare per riuso spazi urbani e cultura come generatore di lavoro, tra temi seminario di Parma
Come la cultura può contribuire a rigenerare e a migliorare la qualità della vita nell...Come la cultura può contribuire a rigenerare e a migliorare la qualità della vita nelle periferie? A partire da questa domanda esperti e studiosi si sono dati appuntamento a Parma il 28 marzo nell’ambito del seminario “Futuro periferie. La cultura rigenera” promosso dal Mibact e a cui ha preso parte Anci. Il seminario fa parte di un ciclo di incontri territoriali per lo scambio e la diffusione delle buone pratiche locali sul riuso e la rivitalizzazione degli spazi urbani. Obiettivo è quello di definire indirizzi e principi, che saranno illustrati in un convegno nazionale a giugno, su come la cultura contribuisca alla coesione sociale e al miglioramento della qualità della vita nelle nostre periferie.
I temi al centro dell’incontro
Localizzazione degli spazi da rigenerare, regole chiare di riferimento, sviluppo delle competenze locali, necessità di una valutazione delle politiche pubbliche e di un business model di riferimento, sono tra le principali questioni emerse nel corso dell’appuntamento parmense. In particolare gli esperti hanno posto l’accento sulla questione della localizzazione degli spazi su cui intervenire, i quali molto spesso sono situati anche in luoghi centrali dove esistono strette connessioni tra quartieri. In questa direzione è stato presentato il caso di Ancona e la riqualificazione del Mattatoio (nel quartiere Vallemiano) dove l’amministrazione locale collabora con l’associazione “Casa delle culture” con l’obiettivo di valorizzare l’intera area. La questione del rilancio delle periferie e della collaborazione tra gli attori locali richiede però anche un set di norme chiare di riferimento, come emerso dal dibattito. Sempre più di frequente le regole attuali spingono verso un uso temporaneo degli spazi, che, se da un lato rappresenta un’opportunità per la realizzazione di diverse attività sul territorio come l’esempio di Parma dimostra con il caso del Wopa temporary o l’esperienza di “Spazi indecisi” di Forlì, dall’altro però diventa difficile definire funzioni stabili e progetti duraturi per il territorio se mancano regole certe e risorse.
Progetti di riqualificazione dal basso di quartieri, di intere aree o di spazi abbandonati sono anche l’opportunità per sviluppare le competenze del territorio per attivare capacità e capitale umano in grado di generare nuove economie e occupazione. La cultura, come sottolineato dai relatori ed esperti intervenuti al dibattito, deve essere dunque generatore di lavoro e “re-distributore” di valore puntando sulle abilità e sulle competenze locali.
Sarà la città di Novara ad ospitare la prossima tappa del ciclo di incontri “Futuro periferie. La cultura rigenera” che vedrà amministratori locali ed esperti confrontarsi su casi ed esperienze utili a definire linee guida comuni sul legame tra cultura e futuro delle periferie. (ag)