- Ottobre 26, 2023
Anci2023
Pella: “Mi auguro un Ministero del benessere, sarebbe un sogno da realizzare”
“Dai bisogni sociali alle sfide per una salute di comunità”, questo il titolo del primo panel in agenda nella terza e conclusiva giornata della 40^ assemblea Anci di Genova
GENOVA – “Dai bisogni sociali alle sfide per una salute di comunità”, questo il titolo del primo panel in agenda nella terza e conclusiva giornata della 40^ assemblea Anci di Genova. I lavori sono moderati da Francesco De Core Direttore Il Mattino, e aperti da Maria Terranova, Sindaca di Termini Imerese e Vicepresidente ANCI: “Per i comuni il tema del panel si declina soprattutto sugli asili nido, nonché sui presidi di salute della comunità: abbiamo bisogno di presidi in tutti i comuni italiani. Nel mio comune un bambino diversamente abile deve aspettare 4 anni per una diagnosi e altri 3 anni per gli interventi successivi. Sono tempi inconcepibili per la salute di un bambino. A Termini Imerese abbiamo in queste condizioni 51 bambini di cui conosciamo i volti e le sofferenze, ma le risorse a disposizione dei sindaci per fornirgli un’assistenza degna non bastano. I sindaci provano a unire l’italia e su questi temi garantiscono la sussidiarietà verticale I sindaci non lasciano indietro nessuno. La nostra sfida è che la salute di comunità sia un diritto e non più una speranza”.
Secondo Roberto Pella Sindaco di Valdengo e Vicepresidente Vicario ANCI: “La sanità deve essere aiutata in questo momento difficile anche perché la pandemia ha evidenziato quanto sia importante e centrale il ruolo della salute pubblica nel rapporto con gli enti locali come primi interlocutori istituzionali. Ha ragione il Ministro della Salute quando dice che bisogna investire nella salute pubblica e sulle città e, senza mancare di rispetto ai governatori, credo anche che il tema sia quello della prevenzione e degli stili di vita da mettere in campo, attraverso svariate azioni, dallo sport alle scuole, al contrasto delle obesità e diabete. Mi auguro che ci sia a breve un Ministero del benessere, sarebbe un sogno da realizzare”.
Matteo Biffoni, Sindaco di Prato e Presidente ANCI Toscana, a sua volta: “Bisogna avere sull’immigrazione un atteggiamento pratico e questa è la strada che hanno scelto tutti i sindaci. L’immigrazione c’è e ci sarà , ci sono idee diverse sulla gestione, ma il problema non è la gestione, bisogna costruire un percorso di cittadinanza e ascoltare i sindaci su questo tema: i soggetti che affrontano queste problematiche da vicino tutti i giorni. 80 città italiane hanno firmato un documento dove i sindaci provano a fare alcune proposte sul tema e che vogliamo consegnare a qualsiasi governo, per tentare di non subire il fenomeno. Noi come sindaci ci proviamo tutti i giorni.
“Covid ci ha consegnato comunità più fragili, frammentate generando frustrazioni che non hanno colore politico. L’inflazione a doppia cifra accentua le disuguaglianze e acuisce le disparità sociali, penso anche alle politiche insufficienti sulle case e al caro affitti, all’impossibilità per tutti all’accesso dei mutui. Poi le liste d’attesa, la carenza dei medici, i pronto soccorsi sommersi e in emergenza. Noi sindaci dobbiamo essere molto attenti per tutte le diseguaglianze sociali rischiano di causare un’implosione pericolosa dell’equilibrio complessivo del welfare soprattutto territoriale. Iniziamo a costruire un rapporto sano fra economie e società rivoluzionata con un sistema di risorse economiche e umane certo”. Queste le parole di Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Presidente ANCI Emilia-Romagna
“L’errore fondamentale nell’approccio a questo tema è pensare che i bisogni sociali siano solo le misure per stare accanto ai più deboli ma così si dimentica dove nasce il disagio. Per sconfiggere questi problemi bisogna investire nelle periferie, investire in edilizia scolastica, edilizia sanitaria, edilizia sportiva e politiche del lavoro. Ma non possiamo vivere di assistenzialismo. Faccio l’esempio della mia città, all’inizio del mio mandato ho trovato una disoccupazione giovanile diffusa soprattutto a causa della camorra che negli anni 80 arginava l’economia sana della comunità. Ci sono stati arresti ed ergastoli. Ma ora i quartieri roccaforte dei clan sono macerie sociali e il reddito di cittadinanza non è sufficiente a superare questa situazione: è necessario investire nella scuola in quei quartieri. A Ercolano ci abbiamo provato e ci siamo riusciti con diversi progetti di successo”. Questo il contributo Ciro Buonajuto Sindaco di Ercolano e Vicepresidente ANCI al tema del Panel.
“I sindaci non possono perdere tempo nel lamentarsi ma devono essere velieri che non si fanno travolgere dal vento e dal mare. Il tema delle risorse è cruciale e il governo sta offrendo ora, posizione che condivido, una visione strategica della sanità pubblica da cui dobbiamo ora tranne sono opportunità. Da un lato è necessario pensare e risolvere con politiche non emergenziali ma ordinarie le disabilità e dall’altro è importante creare un modello nuovo facendo rete per monitorare le nuove povertà sempre più in aumento fornendo nuove prospettive e strumenti concreti”. Il commento di Marco Fioravanti Sindaco di Ascoli Piceno.
Gianguido D’Alberto Sindaco di Teramo e Presidente ANCI Abruzzo ha concluso il Panel con queste parole: “Accorciare le distanze incide sui nostri territorio in maniera particolare visto che i nostri territori sono già toccati da problematiche precedenti, esendo la nostra area quella del cratere sismico. Comunità, welfare di comunità e salute di comunità, queste devono essere le parole d’ordine da seguiore finio in fondo.E’ tempo di garantire una sussidiarietà verticale a tutta l’aria del cratere sismico e alle aree interne in generale. L’Abruzzo , in questo senso, ha le problematiche tipiche delle regioni costituite soprattutto da piccoli comuni, doce la l’anzianità e la denatalità della popolazione residente richiede provvedimenti specifici. Benissimo le risorse ma non sono sufficienti, abbiamo bisogno di presidi e le case di comunità avere risorse, personale e servizi per funzionare”.
Rivedi il dibattito tra i sindaci della seconda giornata di lavori