- Luglio 2, 2021
Salute nelle città
Pella e Bianco: “Sindaci in campo per una nuova idea di benessere, essenziale il lavoro di squadra”
Il vicepresidente vicario e il presidente del consiglio nazionale Anci al convegno ‘Ripartiamo. Giornata per la salute e il benessere nelle città’, momento di confronto con rappresentanti del governo e di presentazione dell’Italian Urban Health declaration, in occasione della IV giornata nazionale (guarda la gallery)
“Oggi siamo in un momento cruciale in cui sindaci ed amministratori devono far partire una piccola rivoluzione sui territori, mettendo in campo una strategia per garantire salute e benessere alle comunità. Singoli cittadini, istituzioni e privati possono costruire nuove politiche di welfare, urbanistiche ed ambientali muovendosi in modo sinergico, secondo una linea che l’Anci ha scelto da almeno un lustro e già realizzata da molte amministrazioni locali”. Lo ha detto Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci e delegato alla Salute, Sport e Politiche giovanili, aprendo i lavori del convegno ‘Ripartiamo. Giornata per la salute e il benessere nelle città’ che si è svolto presso la Sala monumentale del Consiglio dei ministri, con i ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamorgese e della sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali. Tra i presenti all’incontro anche i sindaci di Roma Virginia Raggi e di Cosenza Mario Occhiuto, che hanno portato la testimonianza delle esperienze realizzate in questi anni.
L’iniziativa, in occasione della quarta Giornata nazionale per la salute e il benessere nelle città, è stata la cornice per il lancio della Italian Urban Health declaration, un documento che raccomanda ai Governi dei Paesi del G20 di impegnarsi a sviluppare politiche ed azioni per investire nella promozione della salute e del benessere delle città.
“Temi come la salute e la sanità pubblica devono avere un valore trasversale che traguardi il limite di un singolo mandato amministrativo”, ha aggiunto Pella. Che ha ricordato il percorso avviato dall’Associazione sin dalla presentazione nel 2016 del Manifesto per la salute nelle città. “Abbiamo deciso di seguire il percorso dell’intersettorialità e della multidisciplinarietà arrivando a dare risposte concrete e favorendo la nascita di una nuova idea di qualità della vita. La nostra sfida – ha ricordato – la dovremo giocare soprattutto nelle aree metropolitane dove, entro il 2050, vivrà la maggior parte della popolazione mondiale. Ma senza tralasciare le aree periferiche, per le quali Anci sta portando avanti un’Agenda ‘Controesodo’ per contrastare lo spopolamento e la desertificazione dei servizi nei piccoli centri”.
“In questi anni abbiamo fatto tanta strada avviando diversi livelli di concertazione e costruendo saperi e competenze, ci resta ancora tanto da fare. Ma ora – ha sottolineato Pella – i sindaci si candidano ad essere protagonisti dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Partendo anche dai giovani: “Siamo molto contenti delle iniziative di formazione realizzate per gli amministratori under 35, soprattutto del corso per ‘Health city manager’ con cui contribuiamo a creare un ponte con il mondo delle professioni, dell’università e della pubblica amministrazione”.
Nel suo intervento il presidente del consiglio nazionale Anci Enzo Bianco ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra per un approccio efficace alle nuove sfide della salute nelle città. “In questi ultimi anni siamo passati da un modo troppo autoreferenziale e settoriale nell’affrontare questi temi ad un altro finalmente integrato e multidisciplinare”, ha osservato Bianco riferendosi all’azione portata avanti dall’Associazione. “Dopo questa pandemia il volto delle nostre città sarà diverso sono ogni profilo e come amministratori dovremo essere pronti a cogliere le opportunità delle nuove sfide che ci attendono”.
Ma l’esperienza drammatica vissuta negli ultimi 18 mesi deve anche portare a nuove riflessioni: “Il modello della riforma sanitaria disegnato dalla riforma del Titolo V del 2001 si è rivelato inadeguato, dobbiamo lavorare per il rafforzamento delle competenze del governo centrale ed anche del livello europeo”, ha spiegato Bianco. In questo quadro i Comuni sono pronti a svolgere il proprio ruolo di cerniera fondamentale rispetto alle comunità. “Siamo pronti a lavorare in sinergia con gli altri livelli di governo, ad iniziare dal tema della formazione su cui l’Associazione ha molto puntato, come dimostra il percorso per formare nuovi Health city manager avviato nell’ultimo anno”, ha concluso.
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