- Dicembre 12, 2024
Aree interne
Pella: “Ddl in discussione punto fermo, lo si riempia di contenuti dialogando coi territori”
Intervento del vicepresidente Anci alla celebrazione della ‘Giornata internazionale della montagna’. “Si riconosca il principio di sussidiarietà anche per i comuni montani o nelle aree interne”
“Il disegno di legge attualmente in discussione alla Camera è un importante punto fermo per le politiche per la Montagna. Tuttavia, esso rappresenta solo il quadro che va riempito di contenuti: questi dovranno arrivare sia dalla forte alleanza tra Comuni e Province che interagiscono coi cittadini essendo gli enti a loro più prossimi, che dalla collaborazione da avviare a tutti i livelli istituzionali”. Lo ha detto Roberto Pella, vicepresidente Anci e delegato alle Aree interne, intervenendo alla celebrazione della “Giornata internazionale della montagna”, alla quale è intervenuto il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli. Vedi Comunicato stampa per Giornata Internazionale della montagna
Secondo Pella, per dare piena attuazione al dettato costituzionale della parità di trattamento degli enti locali, più volte richiamata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella: “bisogna assicurare pari condizioni a tutti i Comuni, siano essi grandi o piccoli, città metropolitane o situati in aree periferiche o di montagna”. “Che senso ha -si è chiesto – che più di mille Comuni montani siano tagliati fuori dalla rete di distribuzione del metano, quando sono magari quegli stessi Comuni che assicurano l’approvvigionamento idrico alle grandi città?”. Per questo, la proposta del vicepresidente Anci è “quella riconoscere il principio di sussidiarietà in modo reciproco, non solo nei confronti dei grandi Comuni ma anche dei Comuni montani che devono avere un trattamento parificato al loro ruolo effettivo per il comparto degli enti locali”.
Pella ha anche ribadito la necessità di sviluppare una vera agenda per le aree montane con “un sostegno ai servizi di prossimità, che rafforzi le attività economiche locali, dal commercio all’artigianato e alla piccola imprenditoria”. In questo quadro, “bisognerà prestare la massima attenzione a due fondamentali presidi nella vita delle comunità di montagna: da un lato la scuola, per la quale servono incentivi mirati per gli insegnanti che accettano di trasferirsi in territori marginali per un periodo prolungato”. Dall’altro “i servizi sanitari che vanno potenziati incentivando la medicina territoriale e le iniziative per costituire una salute di prossimità e garantendo la presenza dei medici di base del servizio sanitario nazionale”.