• Febbraio 7, 2014
di anci_admin

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Patto stabilità regionale – Anci Puglia chiede urgente incontro a Regione e Upi

Anci Puglia, in una nota inviata dal presidente Luigi Perrone al presidente Vendola, all'assess...

Anci Puglia, in una nota inviata dal presidente Luigi Perrone al presidente Vendola, all’assessore regionale al bilancio Di Gioia e al presidente dell’Upi Schittulli, ha chiesto un urgente incontro al fine di predisporre l’accordo per l’attuazione del Patto di Stabilità regionale verticale 2014. 
La Legge di stabilità 2014 anticipa i termini per l’attivazione dei cosiddetti "patti di solidarietà" tra enti territoriali per l’anno 2014, i Comuni dovranno comunicare gli spazi finanziari di cui necessitano già nel prossimo mese di marzo. (La norma fissa al 15 e 31 marzo p.v. i termini entro i quali le Regioni devono comunicare alla Ragioneria dello Stato gli spazi finanziari destinati ai singoli comuni a valere sul PdS verticale incentivato e sul PdS verticale ordinario.)
Dal 2013 sono soggetti al Pds anche i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti e ciò nella nostra regione comporta l’estensione della platea dei possibili richiedenti spazi a 252 comuni dei 258 complessivi. Come per gli anni 2011 e 2012 Anci Puglia si è fatta carico di richiedere ai singoli Comuni gli spazi finanziari di cui necessitavano.
“Ai Comuni pugliesi – sottolinea Perrone – deve essere concessa la facoltà di avvalersi degli spazi finanziari già in sede di predisposizione dei bilanci preventivi 2014. Bisogna assolutamente attivare in Puglia il meccanismo  della compensazione finanziaria solidale per evitare le conseguenze negative registrate nel 2013 sull’economia locale.L’avviamento della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia – continua il presidente di Anci Puglia – dimostra che il “decreto sblocca debiti” non è sufficiente.  Il patto di stabilità, pur con le aperture del Governo, resta un forte ostacolo per la crescita oltre che per la tenuta sociale. Ieri, la Conferenza Stato Città ha prorogato il termine per i bilanci preventivi al 30 aprile, ma il continuo differimento non è la soluzione ai problemi di finanza locale, serve certezza normativa per consentire ai comuni di programmare la propria amministrazione in un ottica di autonomia e responsabilità”. (com/ef)