• Giugno 10, 2015
di anci_admin

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Pari Opportunità – Lembi: “Anci e Comuni impegnati per la buona salute dei cittadini”

“Un progetto per la buona salute rivolto alle donne con l’auspicio che l’intero si...

“Un progetto per la buona salute rivolto alle donne con l’auspicio che l’intero sistema socio-sanitario sia capace di affrontare le differenze non solo biologiche, ma anche di stili di vita degli uomini e delle donne italiane”. Così la Presidente della Commissione Pari Opportunità Anci Simona Lembi al termine della presentazione del progetto “DonnaeSalute. Un ponte tra buone pratiche” svoltosi questa mattina a Roma presso la Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama.
Il progetto, promosso dal giornale NoiDonne insieme alle associazioni Woman to be, NoidonneTrePuntoZero e Salute&Genere e patrocinato dal Senato della Repubblica, Aiccre, Anci, Regione Toscana – Regione Lazio e Roma Capitale, ha tra i suoi obiettivi quello di contribuire a fare il punto sull’idea di salute della donna, di contribuire alla valorizzazione delle buone pratiche ed eccellenze territoriali, e ad agire sulla sensibilizzazione sul tema contribuendo a far dialogare i mondi che agiscono nei vari settori (gli addetti ai lavori, gli operatori sociosanitari, l’associazionismo, la politica, il mondo accademico, le istituzioni, la ricerca).
In tal senso, “Anci – ha proseguito la Presidente della Commissione Pari Opportunità – ha  dato il patrocinio all’iniziativa con l’impegno di coinvolgere attivamente i Comuni, che già sono naturali protagonisti di questa politica, perché – ha detto – i sindaci sono primi responsabili della salute dei cittadini, perché i Comuni erogano quei servizi necessari a migliorare la salute di tutti e, infine – ha aggiunto la Presidente Lembi – perché proprio in questo ambito sono stati spesso i Comuni a fare da apripista su politiche in seguito diventate nazionali”.
“Venticinque anni fa, per esempio – ha sottolineato – ben prima della Legge sullo Stalking (2014), ben prima della Legge sul Femminicidio (2013) e ben prima del riconoscimento della violenza contro le donne come reato contro la persona e non la morale (1996), a Bologna e Merano aprivano le porte i primi due centri antiviolenza in Italia.
"Questo impegno dei Comuni va proseguito – ha concluso la Presidente Lembi – sostenenedo i progetti che, al pari del progetto presentato oggi, hanno a cuore la qualità dei servizi e quindi il benessere dei cittadini e delle cittadine”. (fdm)