• Gennaio 26, 2015
di anci_admin

Notizie

Pari opportunità – De Paulis: ”Donne in giunta, il cambiamento c’è, anche se il cammino è ancora lento e in salita”

“E’ necessario promuovere da parte di tutti azioni che favoriscano eguaglianza di genere...

“E’ necessario promuovere da parte di tutti azioni che favoriscano eguaglianza di genere. L’Anci ha sempre dimostrato un forte impegno e una grande responsabilità sul tema della democrazia paritaria e si è tanto attivata con l’obiettivo di favorire un maggiore protagonismo femminile”.  Così Alessia De Paulis, delegata Anci alle Pari Opportunità commentando un articolo pubblicato ieri su un quotidiano nazionale che denuncia oltre mille Comuni “maschilisti” e 968 giunte con una presenza femminile pari allo zero.    
“La parità di genere è entrata in molti Comuni italiani – ribatte la delegata -. Sono numerosi i Comuni che hanno modificato il proprio Statuto per poter assicurare condizioni di pari opportunità tra uomini e donne e garantire la presenza di entrambi i sessi nelle giunte e negli organi collegiali non elettivi, oltre che negli enti, nelle aziende e istituzioni da essi dipendenti”.
I numeri parlano chiaro: da una indagine commissionata dall’Anci a Cittalia Fondazione Anci Ricerche risulta che negli enti comunali si è registrato un aumento, seppure contenuto di nuove figure femminili. Nel 2014, rispetto all’anno precedente, si rilevano 45 nuove sindache, 414 nuove assessore e 12 Presidenti di Consiglio comunale. “Certo – continua De Paulis – il cambiamento c’è stato, anche se lento. Ma non è soltanto una questione di numeri, piuttosto si deve vincere una battaglia culturale. Si parla ancora di quel soffitto di cristallo tanto difficile da raggiungere e da rompere, le donne, infatti, riescono seppure con grandi difficoltà ad essere elette tra le cariche inferiori, ma non riescono a raggiungere le posizioni apicali che invece sono riservate agli uomini”. E dopo aver rivolto un invito a tutte le consigliere di parità “a fare un controllo sul territorio che sia più calillare”, De Paulis conclude: “come resposanibile Anci e come donna non posso che augurarmi un cambiamento di rotta, rapido ed efficace. Solo così potremo parlare dell’Italia come di un paese democratico fondato su una uguaglianza di diritti e di doveri e di uguali opportunità”. (com)