- Dicembre 23, 2024
Pace
Pace, Ferdinandi: “Non restare indifferenti davanti ai conflitti”
La sindaca di Perugia: “Esporre la bandiera della pace un richiamo alla comprensione reciproca"
“Oggi, con grande emozione e profonda responsabilità, abbiamo deciso di esporre la bandiera della pace fuori dal palazzo comunale, facendola scendere dalla finestra del mio ufficio. Questo gesto simbolico rappresenta non solo un atto di speranza, ma anche un richiamo ai valori di unità, solidarietà, dialogo e comprensione reciproca che devono guidare le nostre azioni quotidiane”, Così Vittoria Ferdinandi, sindaca di Perugia e delegata Anci alle pari opportunità, famiglie, inclusione, pace.
“Perugia, città della Pace – ha detto la sindaca – ha una lunga e straordinaria tradizione che ci lega indissolubilmente a ideali di giustizia e fratellanza. In un momento storico in cui il mondo sembra essere lacerato da conflitti e divisioni, è nostro dovere rimanere custodi di questo patrimonio culturale e morale. La bandiera che oggi sventola rappresenta l’impegno collettivo di tutti noi a costruire un futuro in cui la pace non sia solo un’aspirazione, ma una realtà concreta”.
“Ricordiamo con gratitudine la figura di Aldo Capitini – prosegue Ferdinandi – filosofo e attivista per la pace, la cui visione e determinazione hanno ispirato generazioni. Capitini ci ha insegnato che la pace è un viaggio da percorrere insieme, un cammino che richiede coraggio e perseveranza. Oggi, più che mai, il suo messaggio risuona forte e chiaro nel cuore di ciascuno di noi: la pace è possibile se siamo disposti a lavorare insieme, a dialogare e a costruire ponti anziché muri”.
“Esporre la bandiera della pace – ha sottolineato – è un invito a tutti i cittadini a riflettere sull’importanza di ogni piccolo gesto quotidiano che contribuisce a creare un ambiente di rispetto e solidarietà. È un invito a non rimanere indifferenti di fronte alle ingiustizie e ai conflitti, ma a essere attori protagonisti di un cambiamento positivo”.
“Possiamo mantenere viva la fiamma della speranza e del dialogo – ha concluso la delegata Anci – non solo per noi stessi, ma per le generazioni future. Insieme possiamo fare di Perugia un faro di pace, un luogo in cui ogni voce venga ascoltata e ogni vita venga rispettata”.