• Settembre 24, 2021
di Angela Gallo

#Ancigiovani2021

“Pa veloce e sburocratizzata”, i sindaci a confronto su sfide del Pnrr per un paese più efficiente

Dall'investimento sul capitale umano nella pubblica amministrazione al protagonismo dei giovani sul Pnrr. Ma anche aree interne e digitalizzazione. Le questioni poste dai sindaci Ricci (Pesaro), Pella (Valdengo), Conte (Treviso), Schiavi (Onore), Mantegazza (Gessate)
“Pa veloce e sburocratizzata”, i sindaci a confronto su sfide del Pnrr per un paese più efficiente

Roma – “Nel nostro paese abbiamo un problema di velocizzazione dell’amministrazione elemento fondamentale soprattutto nella progettazione per cogliere la grande opportunità delle risorse del Pnrr”. Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, traccia le questioni urgenti da affrontare per sburocratizzare il paese a partire dalla semplificazione amministrativa nel corso del primo panel dell’Assemblea di Anci giovani dedicata al tema.
“Da mesi assieme a tanti sindaci abbiamo chiesto più velocità delle procedure per realizzare le opere pubbliche. Abbiamo bisogno di un ammodernamento del codice degli appalti perché con le regole attuali non siamo in grado di agire. Chiediamo, per questo, da sindaci, più velocità e più semplificazione, perché l’alternativa è un commissariamento generale, che sarebbe un danno enorme per le istituzioni democratiche. Noi sindaci siamo utili ad indicare al paese quali sono gli elementi da cambiare per diventare un paese più semplice e veloce”.
Il problema della sburocratizzazione della pubblica amministrazione riguarda anche gli aspetti ordinari della stessa secondo il sindaco di Onore, Michele Schiavi. “Abbiamo grandi problemi sulle assunzioni ordinarie, i sindaci, soprattutto nei piccoli Comuni sono impegnati su diversi fronti. Va rimessa in ordine la macchina amministrativa ordinaria attraverso una grande alleanza tra governo e territori”. Secondo il giovane sindaco non va dimenticato anche il tema delle aree interne: “Amministro un Comune di 900 abitanti, e grandi sono le difficoltà che affrontiamo. Bisogna incentivare i giovani a restare nei territori perché tornino a vivere in queste zone e ad occupare gli edifici abbandonati”.
Punto su cui è intervenuto anche il vicepresidente vicario di Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella che ha ribadito l’urgenza di mettere in atto politiche di sostegno ai giovani perché possano rilanciare le aree interne.
“Le persone, le famiglie nei piccoli Comuni non sono numeri, devono esserci le condizioni perché si possa restare nei territori. L’Anci ha raggiunto un grande risultato entrando nella Cabina di regia sul Pnrr, questo ci permette di avere un ruolo centrale nell’agenda del paese. Occasione importante anche per i piccoli borghi che devono dialogare con i grandi centri urbani”.
Pella ha fatto poi un passaggio sulla questione del codice degli appalti e della riforma della pubblica amministrazione su cui ha ricordato che Anci ha presentato un disegno di legge che sarà in discussione alle Camere alla fine di ottobre. “Il disegno di legge affronta il tema delle competenze, delle responsabilità e della semplificazione. Un’opportunità per sostenere l’azione dei sindaci sui territori”.
Far rinascere la passione per l’impegno sui territori dando esempi positivi. E’ il messaggio che il sindaco di Treviso e presidente di Anci Veneto, Mario Conte ha lanciato nel corso dell’Assemblea dei giovani.
“In platea – ha detto – vedo un esercito di amministratori mossi dalla passione per le proprie comunità. Il nostro ruolo è fondamentale: siamo l’anello di congiunzione tra il digitale e il cartaceo, tra la fascia di popolazione più giovane e meno giovane. Mai come in questo momento abbiamo bisogno delle energie migliori e giovani del nostro paese. I giovani non vanno semplicemente ascoltati, devono essere protagonisti di politiche e azioni concrete”.  Per questo l’auspicio del sindaco Conte è quello di “calare nei territori i fondi del Pnrr per realizzare una visione di città al passo con i tempi”.
Un paese più veloce ed efficiente si traduce non solo in procedure più semplici ma anche e soprattutto significa investire sul capitale umano formato. Lucia Mantegazza, sindaca di Gessate ha posto l’accento sulla questione della formazione dei dipendenti pubblici e soprattutto su quella che, secondo la sindaca, è la vera leva per sbloccare la rinascita: “Favorire l’inserimento dei giovani nella pubblica amministrazione che possono affiancare i dipendenti pubblici”. Ma non solo. Per la prima cittadina è necessario “rendere interoperabili i sistemi informatici dei Comuni come è stato fatto per l’anagrafe nazionale. E puntare su una agenda condivisa per avere tutti i dati e le informazioni necessarie senza dover ripetere gli stessi passaggi tra le diverse amministrazioni”. Al panel ha preso parte anche Angelo Cacciotti, direttore generale M3S, che ha raccontato l’impegno e la collaborazione con i Comuni per un paese sempre più veloce, connesso e vicino ai cittadini.
“Uno dei nostri obiettivi – ha detto – è quello di ridare nuova vita alle 30 mila unità abitative a forte rischio sismico per riportare vita e turismo nei piccoli borghi”.