- Ottobre 15, 2015
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Orti Urbani – Anci Toscana, firmato protocollo su sperimentazione. Biffoni: “Ci impegneremo per adesione tutti i Comuni toscani”
Centomila orti urbani in Toscana per migliorare la salute, il mangiar sano e la socialità: &e...Centomila orti urbani in Toscana per migliorare la salute, il mangiar sano e la socialità: è questo l’obiettivo del protocollo sottoscritto stamani tra Regione, Anci Toscana e i Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Siena, Livorno, Grosseto e Lucca, per costituire in tempi brevissimi un gruppo di lavoro, dare via all’iniziativa in tutta la Toscana e coinvolgere anche tutti gli altri comuni del territorio.
Si definirà un "modello di orto urbano toscano" – è per questo che sono stati coinvolti i Comuni che hanno già esperienza in materia – e si definiranno le modalità di attuazione, che una volta approvate dalla giunta regional, daranno la possibilità a tutti i Comuni Toscani di partecipare al progetto e realizzare spazi da destinare ad orti urbani. Secondo il cronoprogramma previsto i comuni interessati potranno fa partire concretamente il progetto entro il 31 dicembre 2016.
“E’ un passo avanti nella gestione del territorio e nell’offerta dei servizi – spiega il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni – Ceentomila orti urbani è un obiettivo ambizioso, ma proveremo ad avvicinarsi il più possibile. Partiamo con sei comuni sperimentatori, in un percorso virtuoso che darà opportunità di ‘fare l’orto’ ai giovani e agli anziani. Come Anci, ci prendiamo carico di far aderire al progetto la maggior parte dei Comuni toscani”.
L’assessore regionale all’Agricoltura Marco Remaschi ha anche illustrato la filosofia che ispira il progetto: "La finalità dell’iniziativa non è limitata all’incremento delle superfici e al numero di appezzamenti disponibili, ma ha una portata maggiore, anche a carattere sociale, che sarà di riferimento per tutto il territorio regionale (ma anche nazionale), e sarà attuata con una pluralità di soggetti”.
Il "modello di orto urbano toscano" si configurerà come un insieme di appezzamenti di terreno (o di coltivazioni fuori-terra) collegati dentro un sistema in cui sono inseriti servizi, spazi comuni, punti di aggregazione ed in cui la presenza delle persone non si limita allo svolgimento delle cure colturali nel “proprio” appezzamento, quanto a condurre una vita sociale volta anche allo scambio di informazioni, all’aggiornamento delle conoscenze, al confronto con le altre persone e le altre generazioni. Gli orti potranno diventare anche punti di riferimento importanti per la coltivazione di germoplasma di antiche varietà locali e saranno collegati ad altre strutture dove possono essere condotti corsi di aggiornamento, riunioni, momenti di studio e di confronto, momenti conviviali.
Un ruolo fondamentale sarà attribuito ai giovani : per questo l’iniziativa non solo fa parte di Giovanisì, ma verranno coinvolti anche l’associazionismo e le scuole.
Il protocollo, oltre che da Biffoni e Remaschi, è stato firmato dal direttore dell’Ente Terre Regionali Toscane, dall’assessore all’ambiente Alessia Bettini per il Comune di Firenze, dal sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, dal vicesindaco di Siena, Fulvio Mancuso, dall’assessore all’urbanistica Alessandro Aurigi per Livorno, dal vicesindaco di Grosseto, Paolo Borghi, e dall’assessore all’innovazione Enrico Cecchetti per Lucca. (com/gp)