- Novembre 25, 2016
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Oltre 700 Comuni rispondono all’appello Anci, più di 2mila le iniziative
Più di duemila iniziative in quasi 700 Comuni, per dire #stopviolenzadonne. Sono questi i num...
Più di duemila iniziative in quasi 700 Comuni, per dire #stopviolenzadonne. Sono questi i numeri degli eventi organizzati nei Comuni, dalle Città metropolitane ai piccolissimi Comuni, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si è celebrata venerdì 25 novembre (guarda le foto dei sindaci che hanno promosso l’hastag #stopviolenzadonne).
All’appello del Presidente dell’Anci Antonio Decaro, che aveva invitato tutti i Comuni italiani a impegnarsi attivamente in occasione di questa ricorrenza, le adesioni sono arrivate fino alla giornata del 25, vissuta nei Comuni non come semplice ricorrenza, ma con l’obiettivo di rafforzare “politiche strutturate che coinvolgano gli enti e le istituzioni protagoniste di un percorso educativo e consapevole sull’affettività, creando così una rete solida e affidabile per l’assistenza alle vittime”.
Il 25 novembre il presidente Anci ha visitato centro anti violenza “La luna nel pozzo” a Bari, avviando il calendario di iniziative del capoluogo pugliese intitolato “Generare culture non violente 2016”. Obiettivo del progetto è stimolare e mantenere viva una riflessione soprattutto culturale, per suscitare un cambiamento possibile e necessario negli atteggiamenti e nei comportamenti che alimentano gli squilibri nelle relazioni tra maschile e femminile. Perciò sono previsti laboratori, incontri, mostre, cineforum, accanto a corsi di autodifesa e campagne di sensibilizzazione.
A Milano il Comune ha organizzato insieme ad una serie di associazioni l’evento “Stanne Fuori”: al centro di Galleria Vittorio Emanuele è stato installato un labirinto per far capire l’importanza di rimanere fuori dal tunnel della violenza.
Nella Capitale, invece, le donne il 26 novembre hanno sfilato in un corteo che partirà alle ore 14 da Piazza della Repubblica per dire no alla violenza; la manifestazione #nonunadimeno è organizzata da tre importanti associazioni sul territorio: Di.Re, donne in Rete contro la violenza, UDI, Unione Donne Italiane contro la Violenza e Rete Io Decido, nata nel giugno scorso dopo l’assassinio di Sara Di Pierantonio.
A Bologna, il sindaco Merola ha scoperto una targa in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio, nel Cortile d’onore di Palazzo d’Accursio ed il Consiglio comunale si è riunito in seduta solenne. Sempre l’amministrazione felsinea ha promosso il Festival "La violenza illustrata" a cura di Casa delle donne per non subire violenza.
La città di Napoli ha proposto l’iniziativa “#Svergognati – Un atto d’amore. La violenza contro le donne non è un fenomeno. È un fatto. Di tutti”. La rassegna si articolerà in più giorni e in più luoghi e sarà finalizzata alla sensibilizzazione e condivisione di una narrazione sana e libera della figura femminile nella società contemporanea.
Campagne informative, eventi, incontri, iniziative di sensibilizzazione: questo il cartellone messo a punto dalla Città di Torino. Il sindaco Appendino ha inaugurato le iniziative della Giornata nella Sala Rossa del Comune, dove si è svolta "Rompiamo il silenzio", un’iniziativa che ha previsto le testimonianze di violenza domestica raccontate dai Vigili di Prossimità della Polizia municipale, dalle responsabili del Centro antiviolenza e della casa Rifugio della Città.
A Venezia, le sedi istituzionali del Comune continueranno ad essere illuminate con una luce arancione, colore ufficiale della campagna UniTE, il cui tema quest’anno è "Colora di arancione il mondo: basta alla violenza contro le donne e le ragazze".
Il comune di Cagliari ha promosso appuntamenti prt sette giorni, tutti dedicati al tema della lotta alla violenza sulle donne. Il 25 novembre in piazza Ravot i ragazzi delle scuole hanno steso dei fogli bianchi, sui quali chiunque voglia potrà scrivere il suo pensiero contro la violenza.
Leggi le dichiarazioni dei sindaci: Umberto Di Primio(Chieti), Roberto Scanagatti (Monza), Roberto Pella (Valdengo), Giuseppe Falcomatà, (Reggio Calabria) Franco Landella (Foggia), Virginia Raggi (Roma), Luigi Brugnaro (Venezia), Luigi de Magistris (Napoli), Giuseppe Sala (Milano). (com)