• Febbraio 28, 2020
di Emiliano Falconio

#MontagnaComune

Nuova attenzione alle risorse naturali. La ricetta anti spopolamento del Parco nazionale d’Abruzzo

“Il tentativo che dobbiamo fare per arginare lo spopolamento nei territori montani è tramutarli, con l’intesa e l’attenzione delle popolazioni e degli amministratori locali, in laboratori dello sviluppo sostenibile, conservando la natura e sostenendo lo sviluppo economico". Guarda il video
Nuova attenzione alle risorse naturali. La ricetta anti spopolamento del Parco nazionale d’Abruzzo

“Il tentativo che dobbiamo fare per arginare lo spopolamento nei territori montani è tramutarli, con l’intesa e l’attenzione delle popolazioni e l’intelligenza di Comuni e amministratori locali, in laboratori dello sviluppo sostenibile, che puntino alla conservazione della natura e al sostegno dello sviluppo economico e della società”. Giovanni Cannata è il presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, istituzione che nel 2021 compirà cento anni. Cento anni di tutela della natura e della biodiversità, temi tornati oggi prepotentemente al centro dell’agenda nazionale e comunitaria.
“Ma il Green New Deal – spiega però Cannata – non può essere solo una dichiarazione di principio ma deve passare attraverso una maggiore attenzione verso questi territori che, solo per ricordare una risorsa strategica, sono i territori dai quali viene l’acqua da dove i grandi centri metropolitani si abbeverano”.
Svolta verde come opportunità ma solo se si metteranno in campo azioni concrete per diminuire il divario tra grandi aree urbane e zone interne montane “perché – ricorda ancora il presidente del Parco nazionale d’Abruzzo – quando si registrò la crisi 1929 lo scatto fu dato anche da una grande operazione di attenzione nuova verso le risorse naturali”. Ed è solo con questa  nuova attenzione che per Cannata “la lotta allo spopolamento potrà andare avanti. Un’operazione – conclude – che punti al superamento di quelle disuguaglianze di riconoscimento che patiscono le popolazioni montane delle aree interne”.


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