• Ottobre 8, 2013
di anci_admin

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Naufragio Lampedusa – Nicolini: “Inizia fase più difficile per recupero cadaveri, centro di accoglienza allo stremo”

“Finora non abbiamo avuto altri sbarchi. E se ne arrivassero sarebbe davvero una iattura, pe...

“Finora non abbiamo avuto altri sbarchi. E se ne arrivassero sarebbe davvero una iattura, perché tutti i mezzi sono impegnati nel supporto alle operazioni dei sub, che stanno cercando di recuperare i corpi incastrati all’interno del barcone capovolto sul fondale”. Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, parla di un “lavoro intensissimo, di giorno e di notte, che prosegue senza sosta”. E dell’inizio della “fase più delicata per il recupero dei corpi: rimangono solo quelli all’interno del barcone: serve adesso trovare un modo per aprire un varco nel relitto, dato che l’ingresso dal boccaporto non consentirebbe ai sub di avere a disposizione abbastanza tempo”.
Intanto, spiega Nicolini, “la banchina del porto è ancora occupata da cadaveri, mentre tutte la bare sono ancora sull’isola in attesa che vengano concluse le operazioni di identificazione”. Sono “già 111 quelle che hanno trovato una collocazione, grazie alla disponibilità del Comune di Agrigento e di altri Comuni limitrofi, mentre – spiega ancora Nicolini – abbiamo avuto disponibilità anche da molti Comuni del palermitano e, tra gli altri, dal Comune di Bari”. La procedura prevede che “fino a quando la prefettura riuscirà a individuare disponibilità nei cimiteri in provincia di Agrigento, anche per una questione di logistica, utilizzeremo quelli. Dopodiché penseremo anche ad altri territori”.
Resta il problema del centro di accoglienza, “dove le condizioni sono sempre più difficili”. Per questo il sindaco auspica “l’intervento di una delegazione dell’Anci, che ci aveva già fatto visita prima della tragedia, in modo che possiamo tutti insieme toccare con mano quella che è la situazione attuale e concordare una linea d’azione comune sul fronte più generale dell’organizzazione dell’accoglienza”. Se deve descrivere il centro, il sindaco parla di “una situazione al limite dello stremo, ai limiti della dignità, con molti bambini e superstiti della tragedia che si sono aggiunti ai migranti già ospitati nella struttura. Stanotte è piovuto – racconta – è in molti continuano ad esser costretti a dormire fuori”.
Intanto il sindaco è stato invitato a portare la sua testimonianza nel corso della giornata di apertura della XXX Assemblea nazionale dell’Anci, che si terrà a Firenze dal 23 al 25 ottobre prossimi. (mv)