- Marzo 5, 2013
Anci Rivista
N° 1/2 Gennaio/Febbraio – Mobilità Sostenibile
Di Alessandra Tibollo La diffusione delle automobili elettriche passa anche dall’atte...Di Alessandra Tibollo
La diffusione delle automobili elettriche passa anche dall’attenzione dei comuni alla reperibilità dell’energia. Uno dei punti dolenti, infatti, è la difficoltà di ricarica delle vetture, almeno in alcune città. Altre, come Roma o alcuni comuni dell’Emilia Romagna si sono già attrezzate, stipulando accordi di fornitura con le principali aziende distributrici di energia.
Fra queste, Enel, la principale compagnia elettrica italiana, che sta siglando decine di accordi per favorire la promozione delle automobili meno inquinanti. Da un lato con le aziende automobilistiche italiane ed estere che producono veicoli elettrici, per consentire una rapida installazione delle piattaforme di ricarica domestiche. Dall’altra con i comuni (e spesso anche con le società elettriche competitor) per favorire la diffusione delle colonnine di ricarica pubblici nei centri abitati.
In casa l’automobilista che va a energia elettrica può richiedere l’installazione di una home station nel box o nel garage, con costi di ricarica addebitati direttamente in bolletta. In strada però approvvigionarsi di energia può essere un problema. Non a Roma, dove l’Enel ha iniziato la sua collaborazione con l’amministrazione comunale nel 2009 e ha siglato un ulteriore accordo nel 2012, insieme al competitor Acea, per l’installazione di altre 200 colonnine di ricarica, cento da parte di Enel e cento da parte di Acea. Queste piattaforme sono dotate di una tecnologia in grado di garantire l’interoperabilità sia tra le infrastrutture delle due aziende, che con i punti di ricarica già installati da Enel in città. In altre parole, chi utilizza un veicolo elettrico potrà ricaricarlo indifferentemente su infrastrutture Enel ed Acea, sia a Roma che nei comuni limitrofi, utilizzando un’unica card e pagando la ricarica comodamente in bolletta, secondo il contratto sottoscritto con il proprio venditore di energia.
E se a Roma il protocollo è stato firmato dal sindaco Alemanno, in Emilia Romagna il progetto mobilità elettrica ha coinvolto diverse amministrazioni. Enel e la Regione Emilia-Romagna hanno infatti siglato, nel dicembre 2010, un protocollo d’intesa che prevede lo sviluppo di un’infrastruttura innovativa per la ricarica dei veicoli elettrici, pubblici e privati, in accordo con un’altra compagna elettrica, la Hera. Anche in questo caso è fondamentale l’interoperabilità fra le due società di energia, ma anche con i diversi comuni coinvolti dall’iniziativa: il cliente non è vincolato infatti ad utilizzare le colonnine della sua città o del suo fornitore di elettricità e ha completa libertà di movimento nella sua regione. Come ulteriore incentivo, l’Emilia Romagna ha concesso a tutti i suoi cittadini possessori di auto elettrica (purché precedentemente registrata nel comune di provenienza) l’accesso libero nelle zone a traffico limitato di tutte le città della regione, con possibilità di parcheggio gratuito sulle strisce blu.