- Marzo 29, 2023
Morte Carlo Urbani. Badiali (sindaco Castelplanio) e Giuliani (MSF): “Medico eroe, scoprì la Sars”
A 20 anni dalla scomparsa la sua memoria affidata ad un museo che sarà inaugurato il 1 aprile a Castelplanio. Guarda il video
“Il 1° aprile l’inaugurazione del Museo Carlo Urbani, espressione del suo intuito, dei suoi valori e dedizione”. Così Fabio Badiali, sindaco di Castelplanio (AN) e primo cittadino all’epoca della scomparsa di Urbani: un medico-umanitario con l’impegno per combattere le malattie parassitarie e infettive nelle zone più colpite al mondo, fino al 29 marzo 2003 quando morì a Bangkok ricoverato in ospedale dopo aver contratto il virus.
Infettivologo specializzato in malattie tropicali, fu il primo al mondo ad aver individuato la Sars sindrome respiratoria acuta severa, l’unico ad aver fermato la diffusione del virus e avviato misure di contenimento del contagio, tanto da sacrificare la sua vita per la ricerca.
“Il Museo – annuncia Badiali – si dimostrerà utile per la comunità medico-scientifica ed emozionante per i giovani, una struttura come espressione della sua curiosità di scienziato, della passione per i viaggi e del desiderio di garantire a tutti il diritto alla salute. Urbani – continua – sarà la voce narrante del Museo in un percorso dove, soprattutto i giovani e le scuole, potranno riflettere sui valori che hanno animato questo uomo, il suo impegno sociale e la sua vita per gli altri”.
Per Ruggero Giuliani, Vicepresidente Medici Senza Frontiere “Urbani incarna l’essenza dell’Organizzazione, come medico e scienziato, un uomo di spirito umanitario al servizio dei poveri e degli ultimi. Un’esperienza iniziata in Cambogia, in un progetto per il controllo di una malattia parassitaria intestinale, la schistosomiasi, che si diffonde facilmente per mancanza di cure, per evidenti ragioni sociali ed economiche, quindi la sfida che MSF ha raccolto è la partecipazione alla campagna globale per l’accesso ai farmaci essenziali. Presidente nel 1999 – conclude Giuliani – Urbani ritirò il Premio Nobel per la pace assegnato all’Organizzazione, ancora oggi una delle bandiere e delle lotte di MSF”. §Alla sua morte, ricordiamo l’allora Segretario Kofi Annan che parlò del medico come “un esempio illuminante nella famiglia delle Nazioni Unite e nella comunità sanitaria di tutto il mondo. Per il suo contributo rimase in prima linea nella lotta contro il virus. Lo ricorderemo come un eroe, nel senso più elevato e più vero del termine”.