• Giugno 19, 2015
di anci_admin

Notizie

#MobilitAnci – Sabatino (Nissan): “Rivoluzione veicoli elettrici è pronta, ora servono incentivi”

CATANIA - “L’autovettura elettrica fa bene all’ambiente ma anche alle persone. Ne ...

CATANIA – “L’autovettura elettrica fa bene all’ambiente ma anche alle persone. Ne siamo convinti, ma lo dicono anche i numeri. Il mercato è pronto, è ora il momento di dare vita agli incentivi all’acquisto più adeguati”. Lo afferma Alberto Sabatino, direttore Corporate sales di Nissan, intervenendo alla prima Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile in corso a Catania e organizzata dall’ANCI.
“Il mercato  – spiega Sabatino – ci dice che ad esempio in Norvegia i veicoli elettrici rappresentano il 20% del mercato totale dei veicoli, e che in Francia nell’ultimo anno sono aumentati del 74%, del 133% nel Regno Unito. Anche in Italia il mercato cresce, ma con la fine degli incentivi del 2014 questa crescita si è attenuata”.
E i veicoli elettrici fanno bene anche all’economia familiare: “Con un’autovettura elettrica per il trasporto individuale si risparmiano il 49% delle spese, dal carburante, all’assicurazione, alla manutenzione. Stesso discorso per i veicoli elettrici commerciali, che consentono un risparmio medio del 41%”.
Tutto questo però, afferma l’esponente di Nissan, “non basta a favorire la definitiva transizione all’elettrico: servono incentivi economici diretti, come quelli in vigore in Italia fino al 2014, incentivi a livello locale, ma anche incentivi economici indiretti, come agevolazioni al transito nelle Ztl, sosta gratuita per le strisce blu, sosta e transito nelle corsie preferenziali. In Francia gli incentivi diretti consentono risparmi di 10 mila euro al momento dell’acquisto, ed è per questo che oltre confine il mercato elettrico è 10 volte più grande di quello dell’Italia. Ulteriore prova del fatto che il mercato è pronto alla rivoluzione – conclude Sabatino – è che a Roma, quando il mix di incentivi è stato massimo, le vendite del veicolo commerciale Nissan hanno rappresentato il 35% del totale, contro una media italiana del 17%”. (mv)